Incendio nella centrale elettrica colpita da un fulmine a Solbiate con Cagno vicino Como: le foto delle fiamme
Incendio in una centrale elettrica nel Comasco colpita da un fulmine. Sul posto sono a lavoro sette squadre dei Vigili del Fuoco
Ampio incendio nella centrale elettrica a Solbiate con Cagno, vicino Como. Le prime fiamme hanno iniziato a levarsi verso le 2:00 di notte, quando con molta probabilità l’impianto è stato colpito da un fulmine. Secondo il primo bilancio dei Vigili del Fuoco, intervenuti sul posto, non ci sono morti o feriti.
Incendio nella centrale elettrica
Un ampio incendio sta interessando una centrale elettrica nel Comasco. Al lavoro, per domare le fiamme, ben sette squadre dei Vigili del Fuoco. Il grande incendio è scoppiato nella notte tra il 14 e il 15 settembre, nella centrale elettrica ad alta tensione di Solbiate con Cagno, vicino Como.
La zona, in via Trotto Molino, è stata circondata dai mezzi di intervento dei Vigili del Fuoco. Anche se non ci sono morti o feriti, sul posto sono sopraggiunti i mezzi di soccorso Areu.
Trasformatore in fiamme nella centrale di Solbiate con Cagno (vicino Como)
Colpa di un fulmine
Dalle 2:00 di notte le sette squadre dei Vigili del Fuoco stanno cercando di domare le fiamme. Queste sono partite dal trasformatore della centrale, per poi allargarsi al resto della struttura gestita da Terna (società che gestisce la rete di trasmissione nazionale dell’energia elettrica).
L’ipotesi che stanno seguendo i pompieri è che l’incendio si sia generato a partire da un fulmine. La scarica potrebbe aver colpito il trasformatore, innescando l’incendio. La zona colpita è piuttosto ampia e le squadre sono ancora a lavoro per tentare di sopire il rogo attivo.
Perché i fulmini scatenano incendi?
L’ipotesi dei Vigili del Fuoco si basa sull’alta probabilità che un fulmine abbia colpito il trasformatore della centrale. Infatti non è raro che un oggetto colpito da un fulmine si surriscaldi e prenda fuoco. Questo accade perché il fulmine colpisce con una scarica molto elevata (principale) e una scarica secondaria (parziale) che pilota l’energia verso terra.
Se non c’è un percorso per scaricare la corrente, l’oggetto colpito si scalda e l’alta temperatura può generare incendi o esplosioni.