Incendio Milano: chi è Sam, il 32enne che ha salvato molte vite
Incendio Milano: il giovane Sam, assieme alla compagna Valentina, ha contribuito a salvare molti dei condomini del palazzo di via Antonini
In un attimo le fiamme sono divampate e si sono portate via tutto ciò che c’era dentro al palazzo milanese di via Antonini. Unica, e non certo trascurabile, nota positiva della vicenda è che nessuna delle 70 famiglie che abitavano nell’edificio ha riportato gravi danni. Buona parte del merito va anche a Sam Nabi, 32enne di origini persiane. Il giovane è stato uno tra i primi, assieme alla compagna Valentina, a rendersi conto della sciagura in arrivo, premurandosi di bussare a tutte le porte possibili del palazzo per avvertire i condomini e farli uscire, salvandoli.
Dopo lo spavento, lo sconforto e la rabbia: come è possibile che una struttura di quel tipo si sia trasformata in un amen in una torcia gigantesca? Se lo chiede chi ha perso la casa. Le indagini sono in corso per fare chiarezza. “Mi sento peggio di ieri perché sto realizzando che il luogo dove vivevo, tra i miei oggetti e quello che eravamo riusciti a costruire, è andato in fuoco cancellando gran parte della mia vita”, racconta Sam al Corriere della Sera.
Lui e la fidanzata sono stati lucidissimi e lesti a capire ciò che stava succedendo. Di conseguenza si sono mossi per scongiurare che le persone del palazzo bruciassero assieme alla struttura: “Abbiamo sentito la puzza di bruciato, visto il fumo. La mia compagna Valentina è stata più lucida. Ha preso il telefono, il nostro cagnolino Bruce. Il tempo di suonare campanelli e battere a più porte possibili”.
In un batter d’occhio chi era presente nel palazzo ha preso le scale, di corsa, mettendosi in salvo: “Una volta fuori – spiega ancora Sam -, abbiamo comunque sperato di poter rientrare. Che la nostra fuga da casa fosse un arrivederci e non un addio”.
Il 32enne, di professione consulente tecnico del tribunale di Milano, aggiunge che per ora una parte degli sfollati sono stati alloggiati in un hotel in via Lampedusa. Altri sono stati parcheggiati dall’altra parte della città.
“Abbiamo lottato per poter restare vicino a casa – prosegue Sam-. Ieri ci siamo staccati da qui solo per fare un salto a un supermercato per comprare un cambio e un deodorante. In questo momento non penso nemmeno ai vestiti. Una sorta di scaramanzia che ci siamo imposti con Valentina: spero di entrare e trovare almeno quelle tre quattro cose salve”..
“Abbiamo recuperato l’automobile intatta, una sensazione strana vederla tutta intera”, conclude il giovane che nella mattinata di martedì 31 agosto ha partecipato al primo incontro ufficiale con gli altri condomini e l’amministratore, dopo quello virtuale nella chat.
Sam ha sottolineato che “ora la cosa più importante è restare uniti. Affrontare insieme questa emergenza, perché fra qualche giorno gli altri si dimenticheranno di noi. Per un po’ è facile essere solidali. Noi ora siamo come bambini, qualcuno ci deve aiutare a gestire la vita”.
![Incendio Milano, grattacielo in fiamme: le immagini](https://i1.plug.it/notizie-articoli.virgilio.it/img/plchld/ph_lazyload.jpg)