Incendio Milano, cause e 'effetto camino'. Pm conferma: "Zero vittime"
Si lavora per appurare la causa che ha provocato l'incendio che ha distrutto un palazzo in via Antonini a Milano
L’incendio che, nel pomeriggio di domenica 29 agosto, ha distrutto un palazzo in via Antonini a Milano potrebbe essere stato provocato da un cortocircuito verificatosi al 15esimo piano dell’edificio. Lo riporta ‘Adnkronos’, che sottolinea però che gli inquirenti della Procura di Milano sono al lavoro su diverse ipotesi sull’origine del rogo.
Al momento si attendono le relazioni tecniche.
Per questo motivo sono arrivati da Roma gli esperti del Nucleo investigativo antincendi dei Vigili del Fuoco.
Gli stessi Vigili del Fuoco hanno però assicurato che l’edificio non rischia di crollare. Si temono possibili crolli interni, mentre la struttura esterna in metallo dovrà con ogni probabilità essere smantellata.
Dalla centrale operativa dei Vigili del Fuoco di Milano hanno fatto sapere ad ‘Adnkronos’: “L’edificio non rischia di cadere. Non è stata intaccata la struttura portante, si è bruciato il rivestimento ma non c’è pericolo che crolli. Il palazzo è ancora in fase di spegnimento. Siamo ancora sul posto con tutte le squadre e stiamo cercando di salire i piani, che restano bollenti. Abbiamo difficoltà a salire per constatare che tutti siano effettivamente stati evacuati. Per ora siamo arrivati fino al sesto piano”.
A stretto giro, all’Ansa, ha parlato il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano: “Si conferma che non ci sono vittime, la struttura regge. Si è giunti fino al 12esimo piano, manualmente. L’unica vittima è stato un cagnolino”.
Cos’è l'”effetto camino”
L’incendio che ha divorato il palazzo di via Antonini a Milano si sarebbe rapidamente propagato all’intero edificio a causa del cosiddetto “effetto camino“, generato dallo spazio esistente tra la struttura in cemento armato e la copertura in metallo.
Proprio l’aria all’interno di questa intercapedine di alcuni centimetri avrebbe accelerato la diffusione delle fiamme, che hanno velocemente divorato la struttura esterna e l’edificio, come hanno accertato al momento gli inquirenti.
Il procuratore aggiunto di Milano, Tiziana Siciliano, in seguito a un nuovo sopralluogo in via Antonini con i Vigili del Fuoco, aprirà un fascicolo con le ipotesi di disastro colposo o incendio colposo.