Incendio all'ex Ilva, strage sfiorata. Appello del sindaco
Un incendio divampato all'ex Ilva ha spinto il sindaco di Taranto a lanciare un nuovo appello al governo
Tragedia sfiorata all’ex Ilva di Taranto, dove un incendio divampato nella colata continua 2 dell’acciaieria non ha fortunatamente provocato feriti. Il sindaco Rinaldo Melucci è tornato a chiedere così la sospensione cautelativa dello stabilimento siderurgico, dopo che l’ordinanza del Tar è stata sospesa dal Consiglio di Stato in attesa dell’udienza di merito in programma il 13 maggio.
Il sindacato: “Per un miracolo non ci sono state vittime”
Francesco Rizzo, del sindacato Usb Taranto, ha dichiarato su Facebook; “Da tempo sosteniamo, che la condizione di sicurezza impiantistica è fortemente compromessa ed è nettamente peggiorata con la gestione Ami-Morselli, oggi, solo per un miracolo, l’ennesimo, non vi sono state vittime“.
“Non se ne può più – ha aggiunto -. Il Governo deve intervenire immediatamente, allontanando chi con una gestione sciagurata e superficiale, si preoccupa di punire chi condivide la messa in onda della Fiction di Sabrina Ferilli ‘Svegliati Amore Mio’, invece di garantire la manutenzione degli impianti oramai al collasso, mettendo così in grave rischio la salute e sicurezza di operatori e cittadini”.
La replica al sindacato del primo cittadino di Taranto Rinaldo Melucci
Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto, ha ripreso il post di Rizzo: “C’è un post oggi su Facebook di un rappresentante di una sigla sindacale che racconta la trama di una fiction: la storia di una fabbrica che, con cadenza costante, registra esplosioni, incendi, incidenti e stragi mancate per un soffio. Mi raccomando, non condividete”.
“Come dite? Non è la trama di una fiction? – Ha aggiunto il sindaco -. Parafrasando le parole dell’ultimo comunicato di ArcelorMittal, dovremmo solo dire che lo Stato italiano riconosce e rispetta la rilevanza economica e sociale dell’industria dell’acciaio, così come di ogni altra forma di sviluppo economico, il che non equivale a consentire qualunque cosa. È ciò che ha ribadito anche il Tar Puglia, sezione di Lecce, di recente”.
Appello a Mattarella del sindaco di Taranto
Poi Melucci ha lanciato un appello su Facebook al capo dello Stato Sergio Mattarella e ai ministri dopo l’incendio di oggi: “Perciò, non è banale ormai richiedere la sospensione cautelativa dello stabilimento siderurgico di Taranto, non dell’ordinanza del suo Sindaco, per la perdurante violenza verso la comunità e i suoi lavoratori. Qualcuno a questo giro di giostra si assume una grande responsabilità, sia davanti alla morale che alla legge”.
“L’intera città di Taranto deplora il suddetto operato aziendale, perché lede l’immagine di una terra bellissima, ma soprattutto procura allarme e sconcerto nei lavoratori e nella popolazione – ha spiegato -. Quando quella azienda ha la denuncia facile verso i lavoratori e per motivi assai discutibili, dovrebbe riflettere sulle analoghe azioni che istituzioni locali e cittadini potrebbero ogni volta avviare a ragione nei suoi riguardi”.
“Al Presidente della Repubblica Mattarella, al Presidente del Consiglio Draghi, al Ministro della salute Speranza, al Ministro della transizione ecologica Cingolani e al Ministro dello sviluppo economico Giorgetti chiediamo di mettere presto fine a questo scempio, a questo continuo smacco all’Italia”, ha concluso Melucci.