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Incendio a Palmi in Calabria, fiamme nel deposito di rifiuti: paura per la nube tossica sulla città

Non si sono ancora concluse le operazioni dei pompieri a Palmi, in Calabria, dove l’incendio a un deposito di rifiuti ha dato vita a una nube tossica

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

A distanza di giorni continuano le operazioni dei Vigili del Fuoco e degli operatori della Protezione Civile per spegnere l’incendio divampato la scorsa settimana in un deposito di rifiuti di Palmi, in provincia di Reggio Calabria. Preoccupazione per lo sviluppo di una nube tossica, che si configura come “una vera emergenza ambientale”.

L’incendio a Palmi, a Reggio Calabria

È divampato lo scorso sabato 13 luglio un vasto incendio in un piazzale di stoccaggio dei materiali plastici della Poly2Oil, che si estende su un’area di ben 5mila metri quadrati nel comune di Palmi, in provincia di Reggio Calabria.

Le fiamme si sono sviluppate in un impianto di conferimento per la raccolta differenziata che raccoglie rifiuti e imballaggi e li prepara al riciclo o allo smaltimento e, sebbene non sia ancora chiaro quale sia stato l’innesco, è certo che la maggior parte del materiale che brucia da giorni è plastica.

Palmi, in provincia di Reggio Calabria

Vigili del Fuoco e Protezione Civile sono ancora al lavoro per cercare di spegnere del tutto le fiamme, ma ciò che più preoccupa è l’immensa nube di fumo tossico che si è levata dall’incendio, visibile a un centinaio di chilometri di distanza.

La nube tossica dal deposito di rifiuti

Nonostante il pronto intervento via terra e via aerea, l’incendio ha sviluppato focolai molto resistenti che, continuando a bruciare, hanno contribuito a formare una imponente nube di fumo nero e tossico.

Fin dai primi momenti il Comune di Palmi ha invitato la cittadinanza “a limitare i movimenti, evitare di avvicinarsi nella maniera più assoluta alla zona dello stabilimento oltre che di sostare a curiosare sulle sedi stradali prossime allo stabilimento; in casa chiudere precauzionalmente porte e finestre”.

“L’incendio ha generato una intensa nube di fumo nero, visibile a centinaia di chilometri di distanza, causando preoccupazione per i possibili effetti a breve e lungo termine sulla salute dei residenti nell’area pianigina” ha affermato Nico Iamundo, Presidente di U.Di.Con Calabria.

Rischio di disastro ambientale

“Siamo di fronte a una vera emergenza ambientale – ha poi continuato Iamundo – L’aria in alcune zone è irrespirabile e i cittadini sono chiusi in casa nonostante il caldo torrido per evitare che l’odore acre possa entrare tra le mura domestiche”.

Proprio per tutelare la salute dei cittadini, il Comune di Palmi ha invitato “ad adottare ogni cautela per evitare l’inalazione dei fumi: limitare i movimenti anche verso mare e, se indispensabile spostarsi, portare con sé le mascherine almeno di classe FFP2”.

Una volta che l’incendio sarà stato completamente domato, “su tutta la zona interessata dalla ricaduta dei fumi verrà verificata l’eventuale presenza di sostanze tossiche al suolo”.

E, sebbene i primi rilievi dell’Arpacal sembrino rassicuranti, Iamundo ha sottolineato la necessità di una completa bonifica dell’area per eliminare ogni rischio di contaminazione.

Fonte foto: Vigili del Fuoco/Facebook Comune di Palmi

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