,,

In Olanda il governo Rutte cade sulla questione dei migranti: le possibili ricadute sull'Unione Europea

Cade in Olanda il governo Rutte quater: a spaccare la coalizione il tentativo di restringere le maglie sui ricongiungimenti familiari dei migranti

Pubblicato:

L’Olanda è in piena crisi di governo: i partiti che sostenevano l’asse dell’esecutivo guidato da Mark Rutte si sono spaccati sulla gestione dell’immigrazione e dei richiedenti asilo. È possibile che si vada al voto a ottobre.

Crisi di governo nei Paesi Bassi

Quello di Mark Rutte, esponente del centro-destra olandese, è stato un piccolo “regno”.

Ad essere caduto è il Rutte quater, il quarto esecutivo guidato da quello che in Olanda viene definito “ministro-presidente”.

Mark Rutte, premier dimissionario olandeseFonte foto: ANSA
Mark Rutte in uno scatto del giugno 2023.

L’esponente del Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia era al governo da circa 13 anni, per la precisione dal 14 ottobre 2010.

Un Rutte quinquies non è impossibile, ma poco probabile.

La coalizione guidata da Rutte era formata dal Partito popolare per la libertà e democrazia (Vvd), dai liberali di D66, dai cristiano democratici dell’Appello cristiano democratico (Cda) e dai calvinisti dell’Unione cristiana (Cu).

Nei Paesi Bassi è già in vigore una delle politiche migratorie più severe e restrittive d’Europa, nonostante la quale negli anni il numero dei richiedenti asilo è cresciuto.

Nel 2022 sono stati oltre 35.000 e Mark Rutte cercava di restringere le maglie.

Rutte e l’Appello cristiano democratico lavoravano per una forte limitazione del ricongiungimento familiare. I liberali del partito D66 e i calvinisti dell’Unione cristiana chiedevano invece maggiori aperture.

Europa e crisi di governo in Olanda

La fine del quarto governo Rutte potrebbe avere ricadute anche sull’Europa.

L’Unione, attualmente, si regge su un asse centrista di cui il governo Rutte era un pilastro. L’indebolimento di Rutte potrebbe aprire uno spiraglio sull’immigrazione a livello europeo.

Il rapporto fra Paesi Bassi e l’Italia

Dai Paesi Bassi di Rutte sono più volte arrivati schiaffi all’Italia, sia sulla gestione dei flussi migratori che sugli aiuti economici.

Nel 2020, in piana pandemia, Rutte si mise di traverso alle richieste d’aiuto dell’Italia.

La sua posizione in sintesi: sì agli aiuti, ma solo sotto forma di prestiti; l’Italia impari a fronteggiare da sola le sue crisi e metta in atto un piano di riforme.

La Repubblica cita una frase che sarebbe stata pronunciata da Rutte in merito alle richieste italiane al tavolo dell’Unione: “Voglio controllare per cosa verranno usati i fondi del Recovery”.

L’allora premier Giuseppe Conte rispose sferrando un durissimo attacco al suo omologo olandese.

L’anno successivo Mark Rutte si dimise (per poi tornare in sella a un nuovo governo) per via di una serie di scandali legati alla sanità.

È ora molto probabile che i Paesi Bassi vadano al voto in ottobre.

In Olanda cade il governo di Mark Rutte Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,