In centinaia al funerale di Licia Pinelli a Milano, sulla bara anche la bandiera anarchica: il video
Ultimo saluto a Licia Pinelli, la vedova di Giuseppe Pinelli, morto durante le indagini per la strage di Piazza Fontana
Folla al funerale. L’ultimo saluto a Licia Pinelli, moglie di Giuseppe Pinelli, morto durante le indagini per la strage di Piazza Fontana nel 1969. Anche una bandiera anarchica sulla bara della donna.
I funerali di Licia Pinelli
Nella giornata di venerdì 15 novembre si sono svolti a Milano, nella casa funeraria San Siro, i funerali di Licia Pinelli, moglie del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, morto durante le indagini sulla strage di Piazza Fontana.
Nessuna presenza istituzionale alla cerimonia, così come richiesto dalla famiglia. Il sindaco di Milano Beppe Sala ha fatto visita alla salma e ai parenti, ma soltanto in forma privata e non in veste di primo cittadino.
La folla al funerale di Licia Pinelli
Sulla bara anche la bandiera nera con la lettera “A” rossa cerchiata, simbolo dell’anarchia, la fede politica di Giuseppe Pinelli. Licia Pinelli è morta lo scorso lunedì, aveva 96 anni.
Il ricordo di figlie e nipoti
Le prime a parlare in ricordo di Licia Pinelli sono state le nipoti: “Abbiamo avuto una nonna speciale e lo sappiamo bene. Abbiamo avuto una nonna che amava tanto leggere e ci ha trasmesso questa passione. Siamo state davvero fortunate perché è stata sempre presente nelle nostre vite ad ogni passo importante e anche a quelli normali. Abbiamo avuto una nonna onesta e caparbia che ci ha insegnato cosa vuol dire lottare e resistere”.
È seguito poi il racconto delle figlie di Licia Pinelli: “Nonostante il calvario a cui sei stata sottoposta, non ti sei mai permessa la rassegnazione e che gli altri decidessero per te, che ti incattivissero. Hai costruito sempre. Sei stata la nostra roccia Con dignità hai continuato a chiedere giustizia per quell’anarchico idealista che avevi sposato, il nostro papà, ucciso innocente nei locali della Questura di Milano“.
Chi era Giuseppe Pinelli
Giuseppe Pinelli era un ferroviere milanese quando, nel 1969, fu accusato di aver commesso la strage di Piazza Fontana, che allora si pensava potesse essere stata organizzata da collettivi anarchici che Pinelli frequentava.
Arrestato con altri 83 sospettati, fu trattenuto in stato di fermo fino al 15 dicembre, oltre i termini di legge. Durante un interrogatorio alla presenza del commissario Luigi Calabresi, Pinelli cadde dalla finestra morendo dopo un volo di 4 piani, in circostanze mai chiarite.
Calabresi fu ucciso tre anni dopo da alcuni militanti di Lotta Continua, formazione di sinistra extraparlamentare.