Sudan, imprenditore italiano in carcere da due mesi: il caso
L'imprenditore veneziano Marco Zennaro è da due mesi in carcere del Sudan per una vertenza commerciale
La vicenda sta assumendo i contorni di un caso di politica internazionale. Come riporta il Corriere della Sera, non è infatti bastato, per ora, l’intervento della Farnesina per tirare fuori dalla cella l’imprenditore veneziano Marco Zennaro, recluso da due mesi in Sudan a causa di una vertenza commerciale.
La missione della Farnesina, guidata dal direttore generale per gli italiani all’estero, Luigi Vignali, ha prodotto il risultato di esortare le autorità sudanesi per chiudere la vicenda il prima possibile. Ma il 46enne dovrà restare ancora in prigione dopo aver già trascorso 62 giorni sul pavimento di un carcere sovraffollato.
Un giudice di Khartum ha respinto la richiesta di arresti domiciliari in albergo avanzata dalla difesa rinviando l’udienza al 10 giugno. Secondo quanto deciso, Zennaro non verrà liberato fino a quando non arriveranno garanzie bancarie sulla disponibilità di 800 mila euro come risarcimento di un affare andato storto con la Sedc (Sudanese Electricity Distribution Company), società elettrica sudanese.
Il 46enne veneziano era partito per Khartum per risolvere una controversia sulla fornitura di alcuni trasformatori elettrici, ma al suo arrivo in albergo ha trovato ad attenderlo dei miliziani armati.
Nonostante l’imprenditore fosse infine riuscito a raggiungere un accordo versando 400 mila euro al proprio distributore locale, la ditta Al Gallabi, il primo aprile, in partenza per l’Italia, Zennaro è stato bloccato in aeroporto da altri militari che lo hanno condotto in commissariato dove gli è stata notificata una denuncia penale e civile.