Impennata di contagi, con Omicron una regione verso la zona arancione nell'Italia per metà in giallo
Quali sono le regioni attualmente in zona gialla e quali entreranno nel primo livello di allerta a partire dal 3 gennaio
C’è una regione che va verso la zona arancione. Mentre aumentano i contagi a causa della variante Omicron (qui i dati del 2 gennaio 2022), si ricomincia a parlare del livello di allerta intermedio.
Ecco chi riguarda il rischio evocato.
Zona arancione a gennaio, quale regione è a rischio nella prima settimana del mese
Nella regione Liguria, i pazienti occupano una percentuale pari al 22% dei posti letto in terapia intensiva, un dato che aumenta dell’1% negli ultimi dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), relativi al giorno di Capodanno, rispetto alle precedenti rilevazioni.
I posti occupati per Covid in negli ospedali, invece, sono il 28% (anche qui l’aumento è di un punto percentuale).
Considerando che la regione si trova a due punti percentuali dalla soglia limite del 30% relativa alle ospedalizzazioni e a un punto percentuale soltanto di separazione dal limite di occupazione delle terapie intensive, prima della zona arancione, è chiaro come, per i cittadini liguri, già dalla prima settimana di gennaio si cominci a intravedere uno scenario segnato da un maggior numero di restrizioni.
L’occupazione degli ospedali è in aumento anche in Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Sicilia, Toscana e Umbria. La crescita è misurabile in un arco di sole 24 ore.
Attualmente in zona gialla ci sono Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento e Veneto, con praticamente mezza Italia in zona gialla. Dal 3 gennaio saranno in zona gialla Lombardia, Piemonte, Sicilia e Lazio.
Persone osservano il tramonto dalla collina del Pincio Roma.
Il caso di Brembio, dove i contagi aumentano nonostante le vaccinazioni
A preoccupare è un caso come quello di Brembio, in provincia di Lodi. Qui la soglia di vaccinati (con almeno la prima dose) è molto alta: il 92%. Eppure, nel comune, l’incidenza settimanale di nuove diagnosi di Covid è il triplo della media nazionale: 151 attuali contagiati su un totale di 2.740 abitanti.
Cosa si può fare in zona gialla e quali sono le restrizioni
Si ricorda che, anche in zona gialla (come in bianca, dal 10 gennaio), alcune cose si possono fare solo con il Green pass rafforzato.
Ad esempio (tra le altre cose) salire a bordo di aerei, treni, navi e traghetti, autobus e pullman di linea che collegano più di due regioni, mezzi di trasporto pubblico locale o regionale; accedere agli impianti di risalita nei comprensori sciistici; accedere a strutture sanitarie, socio-sanitarie, residenziali, socioassistenziali e hospice (insieme a un tampone negativo o terza dose).