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Ilaria Salis criticata dal Governo di Orban in Ungheria con un post del portavoce: la frecciata alla sinistra

Ilaria Salis criticata dal Governo di Viktor Orban in Ungheria con un post del portavoce: la frecciata alla sinistra dopo la sentenza sui domiciliari

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In Ungheria il Governo di Orban attacca ancora Ilaria Salis e la sinistra con un post del portavoce dell’esecutivo. “Ilaria Salis non è un’eroina”, ha scritto su X Zoltan Kovacs, portavoce del Governo di Viktor Orban. “Ha commesso aggressioni barbare contro i cittadini ungheresi. Difenderemo la nostra magistratura, non importa quanto la sinistra gridi al lupo”.

Il post del portavoce del Governo in Ungheria contro Ilaria Salis e la sinistra

Ilaria Salis non è un’eroina. Lei e i suoi ‘compagni’ sono venuti in Ungheria e hanno commesso aggressioni barbare e premeditate contro cittadini ungheresi”, ha scritto il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs in un post su X.

Il resto, scrive Kovacs pubblicando un videomessaggio, “è una mera invenzione della politica”. Afferma di voler difendere la magistratura: “Non importa quanto forte la sinistra gridi al lupo”.

ilaria-salis-governo-orban-ungheria-post-sinistra-portavoceFonte foto: ANSA

Ilaria Salis durante il processo a Budapest

Ilaria Salis criticata dal Governo di Viktor Orban nel videomessaggio del portavoce

Il portavoce del Governo di Viktor Orban ha pubblicato il post su X con un videomessaggio in cui si vedono le immagini dell’aggressione in cui sarebbe coinvolta Ilaria Salis.

Suo padre ha parlato a tutta la stampa occidentale, è stato invitato all’Europarlamento e ha lanciato accuse gravi e infondate“, afferma il portavoce Zoltan Kovacs nel video. “Ha trasformato il caso della figlia in una questione politica“.

Nel sistema legale in Ungheria “il crimine in questione è estremamente grave e comporta condanne severe”, continua Kovacs, rivolgendosi poi alla sinistra: “Ci vengono rivolte accuse politiche, ma è nostro dovere difendere la reputazione, l’integrità e l’indipendenza della magistratura“.

Il padre di Ilaria Salis contro Nordio e la lettera a Mattarella

Roberto Salis, padre di Ilaria, detenuta in Ungheria con l’accusa di aggressione a due militanti di estrema destra, aveva accusato il ministro Nordio dopo la seconda udienza: “Non mi ha chiamato nessun ministro. Una telefonata per mostrare vicinanza mi sarebbe sembrato il minimo”.

Salis aveva dichiarato che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella “è l’unico che risponde con senso d’urgenza”, dicendosi speranzoso che “smuova il Governo italiano”.

Sergio Mattarella aveva chiamato Roberto Salis il 30 marzo, alla vigilia di Pasqua, dopo la lettera inviatagli dal padre di Ilaria. “Sono molto contenta, ringrazio davvero il presidente Mattarella”, aveva affermato la donna nelle parole poi riportate dal padre.

“Mi ha molto impressionato che abbia telefonato in prima persona”, continuava Ilaria Salis, “Lo ringrazio tanto per il suo coinvolgimento”.

Di cosa è accusata Ilaria Salis in Ungheria e la decisione del tribunale sui domiciliari

Ilaria Salis, docente di 39 anni,è accusata di aver partecipato alla aggressione di due militanti di estrema destra in Ungheria, dove si trova in carcere da oltre 13 mesi.

Il 28 marzo il tribunale di Budapest ha negato gli arresti domiciliari a Salis, portata ancora in manette ai polsi e alle caviglie nell’aula del processo.

Le accuse, secondo il giudice che ha emesso la decisione, sarebbero “troppo gravi” per permettere alla donna di lasciare il Paese.

ilaria-salis-governo-orban-ungheria-post-portavoce-sinistra Fonte foto: ANSA
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