Ilaria Rossiello medico di famiglia star dei social si dimette e sbotta: "Aggredita e maltrattata"
Ilaria Rossiello si dimette da medico di famiglia: "Aggredita e maltrattata". Denuncia carichi di lavoro insostenibili e sistema sanitario allo stremo
Ilaria Rossiello, medico di famiglia e influencer sui social, si dimette denunciando il carico insostenibile di lavoro e le aggressioni subite. “Non sono una martire”, ha dichiarato. Il dibattito sulla riforma dei medici di base continua, ma Rossiello è chiara: “Fateci fare i medici, non i burocrati!”.
Ilaria Rossiello si dimette
“Cambio mestiere! Anche se ero molto portata a fare il medico di famiglia, non lo sono però a fare la martire”. Con queste parole Ilaria Rossiello, 34 anni, medico di famiglia a Montecosaro, nelle Marche, ha annunciato via social le sue dimissioni.
Dopo cinque anni diattività, ha deciso di lasciare la professione, denunciando un carico di lavoro insostenibile e la totale mancanza di tutele. Il suo video, intitolato “Ci state facendo ammalare di lavoro”, è diventato virale, attirando l’attenzione su una crisi sempre più diffusa nella sanità italiana.
“Non dormivo più la notte, il telefono squillava ovunque, persino in palestra o al bar. Il lavoro mi creava più angoscia dei problemi di salute che ho avuto. A quel punto, ho capito che era ora di cambiare”, ha raccontato la dottoressa.
Le motivazioni
Oltre al peso emotivo e fisico, Rossiello denuncia un ambiente ostile, con aggressioni verbali e minacce da parte di alcuni pazienti.
“Dopo un intervento chirurgico, al settimo giorno ero già in ambulatorio. Ho visitato oltre 100 pazienti, senza poter parlare, comunicando con la mia segretaria e il mio compagno”, racconta. “Quando c’è stato un problema con una ricetta, una paziente si è messa a urlare: Se non apri la porta, la sfondo io!”.
Il problema, spiega la dottoressa, è che i medici di famiglia in Italia sono liberi professionisti e non dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale, come accade in altri Paesi europei. Questo significa zero tutele in caso di malattia o maternità, pur lavorando per il Ssn.
Il caso dei medici di famiglia
Le dimissioni di Ilaria Rossiello sono solo un altro segnale di una crisi profonda nella sanità pubblica. Sempre più medici di base abbandonano la professione, schiacciati da orari impossibili, richieste burocratiche infinite o aggressioni subite.
Una riforma in discussione in Parlamento propone di trasformare i medici di base in dipendenti del Ssn, come accade già in Spagna e Svezia. Più tutele sì, ma anche più carico orario, che aumenterebbe per chi già lavora 70 ore a settimana.
