Ilaria Capua: "Non sono una virologa", e parla di seconda ondata
La ricercatrice ha parlato della sua vera professione, spiegando cosa ci attende in futuro per via del coronavirus
Ilaria Capua ha fatto chiarezza sul suo ruolo e sulla sua professione in collegamento con la trasmissione Le parole della settimana su Rai 3. Al conduttore Massimo Gramellini ha spiegato, con ironia, di non essere più una virologa. “È vero che lei da oggi ha chiesto di essere definita ex virologa? Ha preso le distanze?”, ha domandato il giornalista all’esperta di coronavirus.
“Non raccolgo la polemica del ‘ha preso le distanze’. Riflettendo in questi giorni e trovandomi in una situazione un po’ diversa da quella in cui mi trovavo tanti anni fa, ho pensato: ‘Io non sono più una virologa, perché io non ho un laboratorio dal 2012‘. Io ho lasciato il mio laboratorio per seguire Mario Monti in politica”, ha raccontato Ilaria Capura, salutando gli ex colleghi del Laboratorio europeo di riferimento per l’influenza aviaria.
“Poi sono stata per 3 anni e mezzo parlamentare e dopo mi sono trasferita negli Stati Uniti. Ora dirigo un centro multidisciplinare”, ovvero l’One Health Center della University of Florida. “Ho fatto il virologo per tantissimi anni. Ma adesso, come dico di essere una ex parlamentare, posso dire anche di essere una ex virologa“.
“Il vaccino arriverà, la seconda ondata potrebbe non esserci”, ha dichiarato poi Ilaria Capua, rispondendo anche alle parole di Alberto Zangrillo, che aveva sancito che il coronavirus “clinicamente non esiste più“.
“Credo che il professor Alberto Zangrillo non parli a sproposito. Ci credo che il virus clinicamente non esista più. Ma non è merito del virus. Il virus fa il virus, è un agente patogeno che si manifesta in maniera diversa a seconda di diversi fattori. Uno di questi è l’età del paziente”, ha sottolineato l’esperta.
“In realtà credo sia migliorato tutto il sistema, ma quando si dice che il virus si è indebolito è come dire che una macchina va a 3 cilindri. Il genoma del virus non è cambiato, non si può dire che si sia indebolito o che sia diventato più aggressivo: è sempre un motore a 4 cilindri”, ha spiegato Ilaria Capua.
“La seconda ondata non viene dalle fogne e non viene da una maledizione divina. Viene da noi. Il coronavirus sta circolando. Se le persone più fragili continueranno a seguire determinati comportamenti e si manterranno lontane dal contagio, la seconda ondata potrebbe non esserci“, ha proseguito, rispondendo alle domande di Massimo Gramellini.
“Ci sono tanti vaccini in pista, il vaccino arriverà. Uno dei problemi è che avere centinaia di milioni di dosi richiede tempo”, ha dichiarato ancora Ilaria Capua.
“Credo però che non bisogna appoggiare la nostra speranza sul vaccino, sarà una delle armi che avremo per combattere questo nuovo nemico invisibile con cui dovremo convivere. Abbiamo farmaci e terapie, sono ottimista. Se riusciremo a mantenere questi comportamenti, il virus verrà sconfitto o almeno confinato“, ha concluso in collegamento con Le parole della settimana.