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TERREMOTI E VULCANI

Il vulcano Stromboli fa paura, scatta l'allerta arancione per l'eruzione dopo diverse esplosioni: cosa succede

Scattata l'allerta arancione per il vulcano Stromboli dopo che è iniziata una fase eruttiva e ci sono state esplosioni: cosa succede ora

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Allerta arancione per il vulcano Stromboli, in Sicilia. Il dipartimento della Protezione Civile nella serata di lunedì 24 giugno ha disposto il passaggio di allerta dal livello giallo a quello arancione. Si tratta di una decisione adottata alla luce delle valutazioni emerse nel corso della riunione con i Centri di Competenza e il dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana.

Vulcano Stromboli, allerta arancione: eruzioni ed esplosioni

Da domenica 23 giugno, ha spiegato la Protezione Civile, è cominciata una fase eruttiva “con un trabocco lavico sulla Sciara del Fuoco, frequenti esplosioni nell’area craterica sud e un aumento dell’ampiezza media del tremore vulcanico”.

Per via di questa attività del vulcano è stata presa la decisione di convocare una riunione a cui ha partecipato anche il primo cittadino di Lipari, Riccardo Gullo.

Il vulcano Stromboli

“Il sindaco sarà costantemente informato sull’evoluzione della situazione in modo da poter garantire una costante informazione alla popolazione, a cui si raccomanda di attenersi alle indicazioni fornite dalle autorità locali”, si legge ancora nella nota della Protezione Civile.

Che cosa succede ora

Che cosa succede con l’innalzamento dell’allerta? Viene potenziato il sistema di monitoraggio dell’attività del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile.

“Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni persiste una situazione di potenziale disequilibrio del vulcano”, conclude il comunicato della protezione civile.

Pericolo tsunami e maremoti

Quando l’attività vulcanica cresce, per esempio quando ci sono colate effusive di lava come in questo caso, la depressione della Sciara del Fuoco può essere destabilizzata con un conseguente possibile innesco di frane.

Le frane, se violente, possono potenzialmente provocare maremoti o tsunami come è accaduto nel 2002, quando si registrarono onde alte fino a 10 metri. Dopo quell’evento è stato pensato il Piano nazionale di emergenza per lo Stromboli, tutt’ora valido.

I maremoti originati dallo Stromboli possono interessare anche le altre isole Eolie, l’isola di Panarea e anche parte delle coste di Sicilia e Calabria.

Fonte foto: ANSA

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