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Il video del ragazzo sdraiato sul tetto dell'auto in corsa a Prato: denunciati in 3, festeggiavano la maturità

Individuati i tre ragazzi a bordo della Clio: uno di loro si è sdraiato sul tetto dell'auto in corsa

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Sono stati tutti individuati e sanzionati dalla polizia municipale i tre ventenni diventati virali sui social in questi giorni per un video in cui si vede uno di loro sdraiato sul tetto di un’automobile che sta percorrendo un tratto di strada a velocità sostenuta a Prato.

I giovani si giustificano: “Stavamo festeggiando la maturità”

Il folle gesto, a detta dei ragazzi, è stato fatto “per festeggiare la maturità”. Nelle scorse ore la polizia municipale, dopo aver già identificato ieri il conducente dell’auto, ha individuato gli altri due giovani, vale a dire il ragazzo sdraiato e l’altro passeggero.

Le indagini della polizia municipale di Prato sono iniziate quando nella giornata di mercoledì 28 giugno è apparso sui social il filmato che riprendeva la Clio in marcia sul viale Leonardo da Vinci con un giovane sdraiato sul tetto della vettura, attaccato con le mani ai finestrini lasciati aperti.

 

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Una scena pericolosa filmata da altri automobilisti che hanno ripreso i giovani durante la bravata.

Sanzioni e segnalazione della revisione del titolo di guida

I ragazzi si sono giustificati raccontando che volevano festeggiare la maturità da poco conseguita. Sono stati multati per il pericoloso comportamento messo in atto in strada. Ora, oltre alle sanzioni, per il conducente della Clio e per il ragazzo appeso sul tetto, la Municipale procederà alla segnalazione ai fini della revisione del loro titolo di guida.

Comandante della polizia municipale: “Siamo privi di strumenti efficaci”

“Episodi come questo dimostrano che i fenomeni sociali di oggi, sotto la spinta delle scoperte informatiche e delle nuove metodologie di comunicazione, corrono molto più velocemente della nostra società”, ha dichiarato il comandante della polizia municipale Marco Maccioni.

“In particolare, chi è tenuto a far rispettare le norme si trova privo di strumenti efficaci per contrastare queste nuove criticità come le challenge sui social: se non ne consegue un fatto grave, come per fortuna è accaduto in questo caso, gli strumenti operativi offerti dalla attuale normativa si rilevano inefficaci: nel caso di specie tutto si è risolto con sanzioni pecuniarie amministrative contenute nel codice della strada”, ha concluso Maccioni.

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ragazzi-prato Fonte foto: ANSA/Instagram
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