Il video del ponte crollato a Farsala in Grecia a causa del maltempo è impressionante: piogge torrenziali
Il ciclone Daniel funesta la Grecia: si contano almeno 3 morti e 3 dispersi e intere città sono state sommerse. Un ponte è crollato a Farsala in Tessaglia
La Grecia è flagellata dal ciclone Daniel che ha causato alluvioni e frane che hanno isolato intere aree e sommerso porzioni del territorio. Molti i danni, fra i quali il crollo di un ponte nei pressi di Farsala in Tessaglia.
- Maltempo in Grecia: morti e danni
- Il ciclone Daniel porta record di pioggia sulla Grecia
- Vigili del fuoco sotto pressione
Maltempo in Grecia: morti e danni
Daniel ha martellato incessantemente causando tre morti e tre dispersi e provocando danni ancora da calcolare ad abitazioni, aziende, infrastrutture e raccolti.
Fra le vittime, un uomo di 82 anni è deceduto nel piccolo comune di Ellinopyrgos nei pressi di Karditsa. Il corpo dell’anziano è stato recuperato da sotto un veicolo.
E una donna di 87 anni è stata trovata senza vita sotto una catasta di legna a Paltsi, nella prefettura di Magnesia.
Il ciclone Daniel porta record di pioggia sulla Grecia
Secondo le rilevazioni riportate dal quotidiano Ta Nea, 1.000 mm di pioggia sono caduti nel Pelion nelle ultime 36 ore.
Si tratta di una quantità pari alle piogge che cadono sull’Attica nell’arco di due anni e mezzo.
Su Atene, la capitale, in 48 ore sono caduti 55 mm di pioggia, pari a 1/9 dell’acqua che cade in un anno.
Daniel ha portato con sé anche una pioggia di fulmini: ne sono stati registrati 10.000 in meno di 36 ore.
Vigili del fuoco sotto pressione
I vigili del fuoco hanno dovuto fronteggiare quasi 2.500 chiamate e oltre 450 operazioni di soccorso.
Per la violenta ondata di maltempo in Grecia, dichiarato lo stato d’emergenza in Magnesia, Sporadi, Karditsa e Trikala, così come nei comuni di Agia, Kileler e Farsala.
Scene da disaster movie a Metamorfosi (Karditsa) dove l’acqua ha superato i 2 metri. In molti hanno cercato la salvezza salendo sui tetti e rimanendo isolati per ore.
Daniel ha causato una quantità di black out in diversi comuni, rendendo ancora più complicate le operazioni di soccorso.
In molte zone in cui l’approvvigionamento idrico dipende dalle autoclavi la mancanza di energia elettrica ha bloccato anche l’erogazione delle acque.
In varie zone devastate dagli incendi estivi i danni dell’acqua sono stati amplificati dal fatto che la vegetazione distrutta non ha potuto assorbire l’umidità dal terreno.
Inoltre le radici, ormai morte, non hanno potuto trattenere gli smottamenti che si sono trasformati in colate di fango e frane.