Il video del Dalai Lama e gli abusi nel buddismo: parla il monaco Tenzin Peljor che indaga sulle violenze
Come interpretare il gesto del Dalai Lama? Parla Peljor che si occupa da anni di “problemi complicati del Buddismo tibetano”
Continua a far discutere il video in cui si vede il Dalai Lama chiedere a un bimbo indiano di succhiargli la lingua. Sulla vicenda, tramite un’intervista rilasciata al quotidiano Repubblica, è intervenuto Tenzin Peljor che si occupa da anni di “Problemi complicati del Buddismo tibetano”, come recita il suo blog.
- Peljor: "Video disturbante"
- "Ho conosciuto il Dalai Lama, persona che tende sempre allo scherzo"
- "Mai visto commettere un gesto pedofilo al Dalai Lama"
Peljor: “Video disturbante”
Circa il video del Dalai Lama, Peljor ha spiegato: “Mi hanno mandato la versione breve giorni fa. Sulle prime sono rimasto scioccato, mi sembrava di impazzire, ero schifato. Mi ha fatto veramente male. Non riuscivo a togliermi quell’immagine dalla testa. Poi ho letto un articolo molto equilibrato sul settimanale Spiegel. E ho cercato la versione integrale del video”.
Il blogger ha aggiunto di aver trovato interessante il fatto che siano stati gli indiani ad aver caricato il video integrale, corredandolo di una serie di emoji con abbracci e cose simili: “Io l’ho trovato comunque disturbante e non accettabile, ma forse all’inizio – anche da chi ha caricato il video – è stato interpretato come uno scherzo, un gesto affettuoso”.
“Ho conosciuto il Dalai Lama, persona che tende sempre allo scherzo”
Peljor ha sottolineato, come già altre persone che del mondo buddista, che il Dalai Lama è una personalità molto calorosa, goliardica, che spesso cerca il contatto fisico.
“Ho conosciuto il Dalai Lama – ha raccontato il blogger -, posso testimoniare che ha sempre la tendenza allo scherzo, al contatto fisico, me lo ricordo con i nativi americani che prendeva i gioielli che avevano indosso e se li portava a pochi centimetri dagli occhi, ridendo. Altre volte prendeva i capelli di qualcuno e se li metteva sul mento, come una barba. A volte, nel tentativo di esprimere vicinanza, può superare qualche confine. Questa volta, indubbiamente, è successo. Ma bisogna indagare sulle sue intenzioni”.
Peljor ha quindi spiegato che la comunità buddista in questo momento è divisa. Da un lato c’è chi condanna il Dalai Lama senza appello dandogli dello “schifoso ributtante”, dall’altro chi invece lo difende. “Ma bisogna dire subito che chi lo difende sostenendo che quel gesto sia un normale gesto di saluto nell’antico Tibet, sbaglia. Il tradizionale saluto con la lingua non c’entra assolutamente niente con un invito a ‘succhiare la lingua’”, ha evidenziato Pljor.
“Mai visto commettere un gesto pedofilo al Dalai Lama”
Quando gli è stato domandato senza troppi giri di parole se crede che il Dalai Lama sia un pedofilo, Peljor ha risposto così: “Come faccio a giudicare se qualcuno è pedofilo? Non sono uno psichiatra. Ma io, in tanti anni, non l’ho visto mai fino ad ora commettere un gesto pedofilo. Però quello che vorrei sapere, quello che mi angoscia è: come sta il bambino, come stanno i genitori?”.