Il trattato Start sospeso da Putin e le armi nucleari: quali sono davvero i rischi di una guerra atomica
Il Cremlino esce dal trattato New Start, l'accordo di contenimento degli ordigni nucleari firmato da Stati Uniti e Russia. Esperti in allarme
Duro colpo alla diplomazia: Vladimir Putin ha deciso di recedere dalla cooperazione Usa-Russia per il controllo e il contenimento degli armamenti nucleari. Il Cremlino esce dunque dal trattato New Start firmato da Barack Obama e Dmitrij Medvedev nel 2010.
- Perché Putin recede dagli Accordi Start
- Il rischio di una guerra nucleare è più vicino?
- Cos'è il trattato Start sulle armi nucleari
Perché Putin recede dagli Accordi Start
Secondo gli analisti il passo indietro del Cremlino ha il sapore di una provocazione e serve per mandare un chiaro messaggio a Usa e asse occidentale, impegnati a sostenere l’Ucraina tramite l’invio di denaro e armi.
Putin spera che l’Occidente reagisca alleggerendo il sostegno nei confronti dell’Ucraina.
Il rischio di una guerra nucleare è più vicino?
La scelta della Russia è una grave chiusura diplomatica. Tuttavia non aumenterebbe, almeno per il momento, il rischio di una guerra nucleare. È quanto dichiarato dagli analisti della Foundation for Strategic Research (FRS), think tank di Parigi.
“New Start non è morto, ma è in coma indotto”, ha detto all’agenzia di stampa ‘Afp’ la ricercatrice Emmanuelle Maitre, della Foundation for Strategic Research.
“Questo tipo di trattato funziona sulla base della volontà politica e chiaramente non ne è rimasta nessuna”, conclude Maitre.
La Russia possiede circa 6mila bombe atomiche, di cui 1.588 potenzialmente già operative.
La minaccia di escalation atomica è stata più volte utilizzata da Putin. Il giorno stesso dell’invasione in Ucraina, il 24 febbraio 2022, Putin disse: “Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto. Spero di essere ascoltato”.
Tre giorni dopo, il 27 febbraio, Putin mise in allerta il sistema di deterrenza nucleare russo.
Cos’è il trattato Start sulle armi nucleari
Il trattato Start si inserisce nel filone diplomatico volto alla non proliferazione delle armi nucleari, nell’intento di allontanare quello che nella strategia militare si definisce rischio di ‘distruzione mutua assicurata’: l’innesco dell’apocalisse atomica come reazione, e controreazione, al singolo utilizzo di un ordigno nucleare.
I primi Accordi Start (STrategic Arms Reduction Treaty, ovvero Trattato sulla riduzione delle armi strategiche) vennero firmati il 31 luglio 1991 tra Stati Uniti e Unione Sovietica.
Il trattato Start è scaduto nel dicembre 2009 ed è stato sostituito dal New Start firmato a Praga l’8 aprile 2010 dagli allora presidenti russo e americano, Medvedev e Obama.
Il trattato New Start prevede, fra le altre cose: un limite di 1.550 testate nucleari; un limite di 800 vettori, cioè di apparecchiature in gradi di trasportare testate; verifiche, ispezioni e scambi di dati e informazioni.
Anche con tali limitazioni entrambe le superpotenze nucleari avrebbero teoricamente la capacità di distruggere il mondo più e più volte.
Ma il trattato rappresenta comunque un ulteriore passo in avanti nel cammino di disgelo intrapreso nel 1968, in piena Guerra fredda, tramite il Trattato di non proliferazione nucleare.
Rinnovato nel 2021, il trattato New Start dovrebbe durare fino 5 febbraio 2026.