Il sindaco di Castel Volturno denuncia brogli elettorali nell'ultimo giorno di campagna: "Cento euro a voto"
Luigi Petrella, sindaco di Castel Volturno, ha denunciato presunti brogli nell'ultimo giorno di campagna elettorale
Il sindaco di Castel Volturno Luigi Petrella ha presentato denuncia alla polizia locale per presunti brogli elettorali. Il primo cittadino, che concorre al secondo mandato insieme ad altri tre aspiranti sindaci, ha svelato che ci sarebbero stati dei tentativi di corruzione per accaparrarsi il voto in cambio di 100 euro.
- La denuncia di brogli elettorali
- 100 euro per il voto a Castel Volturno
- Denuncia contro ignoti
- La richiesta del sindaco di Castel Volturno
La denuncia di brogli elettorali
L’ultimo giorno di campagna elettorale a Castel Volturno si infiamma con l’accusa mossa dal sindaco Luigi Petrella.
Il primo cittadino, infatti, ha raccontato di essere entrato in possesso di un messaggio vocale da parte di una elettrice in cui è contenuta l’accusa di tentativo di corruzione. Secondo quanto svelato, sarebbe stata promessa una somma in denaro in cambio del voto.
100 euro per il voto a Castel Volturno
Nel vocale ricevuto dal sindaco Petrella si fa riferimento a un doppio compenso per il voto. Non un premio per incentivare la corsa alle urne, bensì un tentativo di corruzione.
Il broglio elettorale, secondo il sindaco di Castel Volturno, consterebbe in due fasi: 50 euro d’anticipo per garantire il voto a un candidato, ulteriori 50 euro all’uscita del seggio mostrando la foto della preferenza.
Denuncia contro ignoti
Al momento, si legge su Il Mattino, il sindaco Petrella ha denunciato formalmente alla polizia azioni di ignoti sul territorio per condizionare il voto.
La richiesta del sindaco di Castel Volturno
“Da molte parti del territorio, soprattutto dove vivono cittadini più fragili dal punto di vista sociale ed economico mi giungono notizie di tentativi di voto di scambio” ha detto il sindaco, accendendo le luci dei riflettori sulla tornata elettorale.
Il sindaco ha quindi avanzato una richiesta: “Chiederò ai presidenti di seggio di essere inflessibili nel far rispettare la norma che gli elettori non possono entrare nell’urna con sistemi elettronici per fotografare, compreso chiaramente telefonini”.