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Il rapporto Inail sugli incidenti sul lavoro 2024 preoccupa, morti in crescita rispetto al passato: i numeri

890 morti in azienda o in cantiere, in strada o in campagna. Sono i dati del rapporto Inail sugli incidenti sul lavoro nei primi 10 mesi del 2024

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Anno dopo anno, è sempre un bollettino di guerra: il rapporto Inail relativo agli incidenti sul lavoro da gennaio a ottobre del 2024 parla di 890 morti, pari al +2,5% rispetto all’anno precedente. Gli uomini morti sul lavoro sono 815, le donne 75. Leggendo il report, si scopre che i decessi sul posto di lavoro sono diminuiti rispetto al 2023, mentre sono aumentate le cosiddette “morti in itinere”, cioè quelle avvenute nel tragitto fra casa e lavoro.

Gli infortuni sul lavoro nel 2024

Le denunce di infortunio sul lavoro nei primi 10 mesi dell’anno sono state 491.439, pari al +0,4% rispetto allo stesso periodo del 2023 e -17,5% rispetto ai primi 10 mesi del 2022.

L’incidenza degli infortuni sul totale degli occupati Istat è in calo rispetto al 2019 sia per gli infortuni (-12%) che per i decessi (-5,1%). Rispetto al 2023, invece, si parla del -1,1% per gli infortuni e del +0,8% per le morti. E sono in aumento del +22,3% le patologie di origine professionale denunciate, che sono pari a 73.922 casi.

rapporto inail incidenti sul lavoro morti operaio infortunatoFonte foto: 123RF

I morti sul lavoro

Gli open data dell’Inail mostrano come delle 890 morti registrate siano 657 i decessi avvenuti effettivamente sul posto di lavoro (contro i 672 dello scorso anno), mentre i morti nel tragitto casa-lavoro, o viceversa, sono stati 233 (contro i 196 dell’anno precedente).

Mentre calano le denunce relative ai lavoratori italiani (da 707 a 701), sono aumentate quelle relative agli extracomunitari (da 121 a 143) e ai lavoratori provenienti da un paese Ue (da 40 a 46).

Su base annua, il numero di uomini morti sul lavoro è passato da 809 a 815, mentre il numero delle donne è salito da 59 a 75. Secondo i dati Inail, per ogni donna morta sul lavoro muoiono quasi 11 uomini.

Questi i settori in cui il rischio di incidente mortale è maggiore:

  • costruzioni – 128 decessi (117 nel 2023);
  • comparto manifatturiero – 86 decessi (81 nel 2023);
  • trasporto e magazzinaggio – 84 decessi (91 nel 2023);
  • commercio – 48 decessi (56 nel 2023);
  • noleggio e servizi di supporto alle imprese – 35 decessi (37 nel 2023).

Le regioni con più morti sul lavoro

Di seguito i dati su base territoriale, che mostrano cali delle morti sul lavoro al Nord-Est e al Sud dal 2023 al 2024:

  • Nord-Ovest – da 228 a 242;
  • Nord-Est – da 196 a 189;
  • Centro – da 156 a 173;
  • Sud – da 213 a 190;
  • Isole – da 75 a 96.

Le regioni con i maggiori aumenti sono Lazio (+17), Lombardia (+16), Sicilia (+14), Toscana (+10) e Sardegna (+7). Le regioni con i maggiori cali sono Veneto (-17), Campania (-12), Abruzzo (-12), Piemonte (-9) e Marche (-6).

Per affrontare la questione degli infortuni sul lavoro nei cantieri, spesso con esito mortale, il governo Meloni ha ideato una sorta di patente a punti.

rapporto Inail incidenti sul lavoro morti Fonte foto: IPA
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