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Il processo sulla strage di Erba si riapre? Il procuratore: "Errore giudiziario per Olindo e Rosa"

Il procuratore generale di Milano chiede la revisione del processo sulla strage di Erba: le nuove prove emerse dalle consulenze

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Il processo sul caso della strage di Erba potrebbe essere riaperto dopo la richiesta di revisione da parte del procuratore generale Cuno Tarfusser. Il pg di Milano, che sostiene l’accusa, ha infatti ipotizzato che Olindo Romano e Rosa Bezzi, condannati all’ergastolo per l’uccisione di Raffaella Castagna, del figlio Youssef Marzouk di soli 2 anni e della nonna del bimbo, siano “vittime probabilmente di un errore giudiziario”.

Strage di Erba, chiesta la revisione del processo

La richiesta della revisione del processo arriva con 58 pagine di istanza da parte del magistrato milanese che potrebbero riaprire uno dei casi più dibattuti di cronaca nera degli ultimi anni. Pagine che, secondo quanto si legge, mettono in discussione alle radici tutto l’impianto accusatorio ritenuto invece intangibile nei precedenti gradi di giudizio.

Nel documento, infatti, sottolinea che Olindo e Rosa potrebbero essere scagionati dalla scienza. Per il pg Tarfusser, infatti, alcune certezze scientifiche potrebbero “fare sgretolare i tre pilastri probatori su cui fondano la condanna all’ergastolo”.

Inoltre per Tarfusser le confessioni di Olindo Romano e Rosa Bazzi sarebbero “false”, perché maturate in “un contesto che definire ‘malato’ è fare esercizio di eufemismo”.

L’accusa al sopravvissuto Mario Frigerio

Nel documento di 58 pagine del procuratore generale Cuno Tarfusser emergono poi nuovi elementi contro Mario Frigerio, sopravvissuto alla strage. Secondo il magistrato milanese, infatti, sulla base di una consulenza le parole del teste sarebbero non attendibili.

L’accusa, infatti, si basa su alcuni dati clinici acquisiti dopo il 2010 che, applicati al caso specifico, dimostrano che Frigerio “sviluppò, a seguito dell’aggressione, una disfunzione cognitiva provocata da intossicazione da monossido di carbonio, arresto cardiaco, shock emorragico e lesioni cerebrali focali”. Insomma, per Tarfusser elementi che hanno determinato “un complessivo scadimento delle funzioni cognitive necessarie a rendere valida testimonianza”.

Le prove per la revisione del caso

A lungo negli anni si è parlato di una possibile riapertura del caso sulla strage di Erba. Più volte, infatti Le Iene avevano riacceso la luce dei riflettori sulla vicenda processuale che aveva coinvolto e condannato all’ergastolo Rosa Bazzi e Olindo Romano, ma le parole nelle 58 pagine di istanza del procuratore generale Tarfusser aprono a uno scenario inedito.

Infatti la richiesta di revisione è legata a due delle quattro ipotesi, previste dall’articolo 630 del codice di procedura penale, ovvero, “la scoperta di ‘nuove prove’ successivamente alla condanna tale da dimostrare che i condannati debbano essere prosciolti e quella, in parte discendente quale conseguenza delle ‘nuove prove’, di cui alla lettera d, ovvero la dimostrazione che la condanna venne pronunciata in conseguenza anche di falsità in atti o in giudizio”.

strage-erba-rosa-olindo Fonte foto: Ansa
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