Ignazio La Russa attacca i partigiani per l'attentato in via Rasella: poi svela cosa farà il 25 aprile
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha rilasciato un'intervista nella quale ha parlato di adozioni, immigrazione, 25 aprile e molto altro
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nella giornata di venerdì 31 marzo è stato ospite di Terraverso, il podcast Libero Quotidiano. Durante la puntata, La Russa ha toccato numerosi temi di grande attualità, come la maternità surrogata, le adozioni, l’immigrazione e il 25 aprile.
- L’intervista a Ignazio La Russa
- Il 25 aprile e i flussi migratori
- La maternità surrogata e le adozioni per coppie gay
L’intervista a Ignazio La Russa
Durante la puntata del podcast Terraverso, condotta dall’ideatore Emanuele Ranucci e dal direttore di Libero, Pietro Senaldi, molti temi di attualità sono stati toccati, a cominciare dal no definitivo all’estradizione dei terroristi italiani in Francia, per il quale La Russa si è detto contrario, anche se consapevole del verdetto: “la Francia ci ha abituato a queste decisioni”.
E dopo un breve passaggio su Giorgia Meloni, che secondo La Russa “non fa un giorno di vacanza da due e tre anni”, il discorso è passato velocemente sulle recenti critiche sui commenti della Presidente sull’eccidio delle Fosse Ardeatine, permettendo all’intervistato di approfondire l’argomento della resistenza partigiana.
Il direttore di Libero Quotidiano, Pietro Senaldi
A tal proposito infatti, il presidente La Russa ha parlato dell’attentato di via Rasella (in risposta al quale i tedeschi diedero vita alla tristemente famosa rappresaglia), definendola “una pagina tutt’altro che nobile della Resistenza: quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia su cittadini romani, antifascisti e non”. La Russa ha voluto comunque sottolineare la sua “condanna durissima dell’eccidio delle Fosse Ardeatine”.
Il 25 aprile e i flussi migratori
Continuando con l’intervista, il direttore Senaldi ha provato a portare il presidente sul discorso dei festeggiamenti per l’anniversario della liberazione d’Italia, dal quale però La Russa è uscito con poche battute: “Non sarà il primo 25 aprile che celebro, sono andato da ministro della Difesa a rendere omaggio al monumento dei partigiani, ho portato un mazzo di fiori a tutti i partigiani, anche a quelli rossi che come è noto non volevano un’Italia libera e democratica ma volevano un’Italia comunista”.
Successivamente, Pietro Senaldi ha chiesto al presidente La Russa un commento sulle parole con le quali Giorgia Meloni ha lanciato un nuovo “allarme immigrazione”.
Per la massima carica del Senato il “flusso migratorio non è più quello di anni fa”, e la nuova ondata di sbarchi lascia pensare che sia “diventato un’arma che qualcuno sta puntando contro Italia e Europa”.
La maternità surrogata e le adozioni per coppie gay
Ultimi, ma non per importanza, i temi delle adozioni e delle maternità surrogate. Per il primo, nello specifico caso dell’eventualità che un bambino possa essere dato in adozione a una coppia gay, il presidente La Russa si è detto “combattuto”, lasciando comunque intravedere uno spiraglio.
“Piuttosto che all’orfanotrofio io un bambino ad una coppia gay non ho difficoltà ad immaginarlo” ha detto il presidente del Senato, aggiungendo che a priori vorrebbe che “l’adozione fosse meno complicata e riuscisse a dare una casa e una famiglia possibilmente a tutti i bambini”.
Ovviamente al netto del fatto che resta in qualche modo sbagliato per La Russa “dire che per il bambino è la stessa cosa avere due papà o due mamme rispetto all’avere un papà e una mamma. Non è la stessa cosa, poi magari può stare bene comunque”.
Diverso invece l’approccio per la maternità surrogata, per la quale il presidente La Russa, in linea con l’intero esecutivo, si è detto profondamente contrario.