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Parlamento Ue approva nuovo patto sui migranti: superato accordo di Dublino, cosa cambia davvero per l'Italia

Il Parlamento europeo ha approvato la riforma sul regolamento Ue per i richiedenti asilo, con novità che lasciano soddisfatta l'Italia

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Riformato l’accordo di Dublino. Il Parlamento dell’Ue ha approvato il “Nuovo patto su Migrazione e Asilo“, che prevede regole aggiornate sul trattamento dei migranti. Accolte solo in parte le richieste dell’Italia.

L’approvazione del Nuovo patto Ue sui migranti

Dopo una trattativa tra partiti e Stati membri durata 4 anni, il Parlamento europeo ha approvato la riforma del cosiddetto Accordo di Dublino, che fissava le regole per i richiedenti asilo in Unione europea.

Le nuove norme, chiamate Nuovo patto su Migrazione e Asilo, si dividono in due parti: una che descrive il trattamento dei richiedenti asilo alla frontiera e l’altra che stabilisce come i migranti in arrivo saranno distribuiti tra i Paesi membri.

migranti parlamento ue regoleFonte foto: Ansa
Il ministro dell’Interno Matto Piantedosi

Soddisfatto il ministro Matteo Piantedosi: “Il nuovo Patto garantirà frontiere esterne più sicure, procedure rapide ed efficienti per l’asilo” ha detto il titolare degli interni, anche se l’Italia ha ottenuto solo parte dei risultati sperati.

Come saranno trattati i migranti alla frontiera

Il patto stabilisce due possibili percorsi di richiesta di asilo per i migranti. Uno tradizionale, che richiede alcuni mesi, e uno accelerato, che si svolgerà in 12 settimane e prevederà che il richiedente sia trattenuto alla frontiera.

In questo secondo caso, il migrante non sarà considerato giuridicamente in Unione europea, scelta molto criticata da associazioni umanitarie e partiti di sinistra in quanto espone al rischio di abusi dei diritti umani.

Non sarà il migrante a scegliere la procedura, ma ci sarà un processo di smistamento. I migranti ritenuti potenzialmente un “pericolo” e che vengono da Paesi i cui cittadini hanno meno possibilità di ottenere asilo saranno trattati tramite quella a tempistiche ridotte.

Come funziona il sistema di redistribuzione dei migranti

Il punto che più interessava all’Italia era però quello sulla redistribuzione dei migranti. Il Nuovo patto su Migrazione e Asilo prevede una sorta di sistema obbligatorio di redistribuzione, con delle eccezioni.

Un Paese può dichiararsi, secondo alcuni parametri, in stato di difficoltà nell’accoglienza dei migranti. A quel punto gli Stati membri hanno due opzioni. La prima e più semplice è prendersi in carico parte dei richiedenti asilo.

La seconda è contribuire in maniera economica oppure con personale o equipaggiamento all’accoglienza. Il denaro così donato andrà in un fondo che potrà essere utilizzato anche per interventi nei cosiddetti “Paesi terzi“, come Libia, Turchia o Tunisia.

migranti-parlamento-ue-asilo Fonte foto: Ansa
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