Il padre di Kata scomparsa a Firenze picchiato in carcere e minacciato di morte: perché si trova in prigione
Angel Miguel Chicllo Romero è stato picchiato e minacciato in carcere, il padre della bimba Kata scomparsa da Firenze ha chiesto l'immediato trasferimento
Angel Miguel Chicllo Romero, il padre della bimba Kata scomparsa a Firenze da giugno 2023, è stato picchiato e minacciato di morte in carcere a Prato. L’uomo, come riferito dal Corriere Fiorentino, ha richiesto l’immediato trasferimento presso un’altra struttura penitenziaria.
- Padre di Kata picchiato e minacciato
- Perché il padre di Kata è in carcere
- Le indagini sulla scomparsa di Kata
Padre di Kata picchiato e minacciato
L’episodio, secondo quanto raccontato dal quotidiano, è avvenuto sabato 10 febbraio presso la casa circondariale La Dogaia di Prato, dove Angel Miguel Chicllo Romero si trova attualmente detenuto.
L’uomo ha raccontato di aver subito minacce di morte e di essere stato picchiato insieme ad altri due compagni di cella. Gli autori dell’aggressione sarebbero stati altri quattro detenuti che li avrebbero picchiati dopo aver protestato per il furto dei loro abiti.
Una lite che, ha raccontato Chicllo Romero, è sfociata poi in una violenta aggressione fisica che ha lasciato lui e i suoi compagni di cella feriti. Uno di loro ha subito un taglio alla testa che ha richiesto quattro punti di sutura, Chicllo Romero invece avrebbe riportato tumefazioni agli occhi e una ferita al braccio, mentre il terzo ha riportato una contusione a una costola.
Tutti e tre hanno dichiarato anche di essere stati minacciati di morte e hanno richiesto l’immediato trasferimento presso un’altra casa circondariale temendo per la propria incolumità.
Perché il padre di Kata è in carcere
Angel Miguel Chicllo Romero si trova a La Dogaia di Prato dove sta scontando la sua condanna per furto e uso indebito di carte di credito.
Forze dell’ordine al lavoro per lo sgombero dell’ex hotel Astor in cui è scomparsa la piccola Kata
L’uomo era stato scarcerato il 14 giugno 2023, a pochi giorni dalla scomparsa della piccola Kata dall’ex hotel Astor, con la Corte d’appello che aveva disposto l’attenuazione della misura cautelare per la delicata situazione familiare, dopo un tentativo di suicidio.
I giudici gli avevano imposto l’obbligo di recarsi due volte la settimana in una stazione dei carabinieri, ma Chicclo Romero non sempre avrebbe rispettato i tempi prescritti dal provvedimento e per questo a ottobre scorso è stato condotto nuovamente in carcere.
Le indagini sulla scomparsa di Kata
Intanto le indagini sulla scomparsa della bimba di cinque anni proseguono, ma nonostante la collaborazione del papà e della mamma non sono stati segnalati ancora sviluppi significativi.
La procura ipotizza che la bimba sia stata rapita per estorsione, ma finora nessun familiare ha ricevuto richieste di riscatto.