Il Museo del Louvre di Parigi è in uno "stato di degrado", a rischio le opere e l'iconica piramide di vetro
La direttrice del museo del Louvre ha lanciato l'allarme sullo stato di degrado della struttura parigina. Annunciata la visita del presidente Macron
Il museo del Louvre versa in uno “stato di degrado” e mette a “rischio lo stato di conservazione delle opere”. È quanto affermato da Laurence des Cars, presidente e direttrice della struttura parigina, in una nota indirizzata al ministero della Cultura francese: la donna ha lanciato l’allarme nei confronti del più importante polo museale al mondo, che ha accolto quasi 9 milioni di visitatori solo nel 2024. Dopo la comunicazione di des Cars, Emmanuel Macron ha annunciato che visiterà di persona la struttura: “Sarebbe sbagliato rimanere sordi e ciechi di fronte ai rischi che incombono sul museo”, ha commentato l’entourage del presidente francese.
- Lo "stato di degrado" del museo del Louvre
- L'annuncio della visita di Emmanuel Macron
- Gli ultimi lavori voluti da Mitterrand
Lo “stato di degrado” del museo del Louvre
Nel suo messaggio indirizzato alla ministra della Cultura Rachida Dati, la direttrice des Cars ha deplorato “il numero crescente di problemi in spazi talvolta in pessimo stato di manutenzione“, oltre che “l’obsolescenza delle attrezzature tecniche” e “le preoccupanti variazioni di temperatura che mettono a rischio lo stato di conservazione delle opere“.
Secondo quanto riferito ai media locali da una fonte interna al museo, la famosa sala che ospita la Gioconda, (ammirata ogni giorno da 20mila visitatori) non sarebbe stata interessata ai danni, ma molte altre parti dell’ala Sully sul lato est sì. Lo riporta l’agenzia di stampa Agi.
Fonte foto: IPA
Le lamentele riguardano anche la mancanza di aree relax e per la ristorazione. Anche i servizi igienici risulterebbero al di sotto degli standard internazionali.
Persino la famosissima piramide di vetro all’esterno, inaugurata nel 1988 e subito diventata uno dei simboli di Parigi, sarebbe “strutturalmente obsoleta“.
L’annuncio della visita di Emmanuel Macron
L’Eliseo ha comunicato che il presidente Macron era stato “allertato” e che aveva “discusso della situazione al Louvre in diverse occasioni con il ministro e la direzione del museo”.
“Il Louvre è un simbolo della Francia, una fonte di orgoglio per il Paese – ha dichiarato lo staff del capo di Stato -. Sarebbe sbagliato rimanere sordi e ciechi di fronte ai rischi che incombono sul museo”.
Il governo francese aveva già ricevuto, due anni fa, un rapporto dettagliato relativo ai lavori di conservazione e manutenzione necessari per l’edificio. In totale, la direzione del museo ha stimato un budget di circa 500 milioni per i lavori, tra restauro e messa a norma, e altri 400 milioni per costruire il nuovo ingresso e le nuove sale che potrebbero ospitare la Gioconda e le mostre temporanee.
Gli ultimi lavori voluti da Mitterrand
Gli ultimi “grandi lavori” del Louvre risalgono al 1995, anno in cui si concluse il completamento del cosiddetto “Grand Louvre“, il progetto di espansione e rimodellazione voluto dall’allora presidente francese Francois Mitterrand.
In quegli anni, nell’arco di un decennio, la superficie della struttura triplicò. Nuovi spazi espositivi, aree tecnico-scientifiche e aree di accoglienza vennero aperte e la celebre piramide di vetro vide la luce nella pizza esterna.
