Il ministro dell'Interno britannico James Cleverly scherza sulla droga dello stupro e scatena le polemiche
A poche ore dalla legge che inasprisce le pene per lo spiking, il ministro James Cleverly ha fatto alcune dichiarazioni che gli sono valse valanghe di critiche
Intendeva rendersi simpatico con una battuta James Cleverly, ministro dell’Interno del Regno Unito. Invece ha attirato contro di sé una valanga di polemiche dopo infelici uscite sulla propria moglie e sull’opportunità di somministrarle di nascosto la droga dello stupro.
Le battute del ministro James Cleverl
“Un po’ di Rohypnol nel drink di mia moglie ogni sera non è del tutto illegale se in piccole quantità”, avrebbe detto Cleverly.
Poi il ministro ha, ironicamente, svelato quale secondo lui potrebbe essere il segreto di un matrimonio lungo e felice: “Assicurarsi che la propria coniuge sia sempre leggermente sedata in modo che non possa mai rendersi conto che là fuori in giro ci sono uomini migliori”.
Il ministro dell’Interno britannico, James Cleverly.
La seconda frase, un’autoironica autocritica nelle goffe intenzioni del ministro, ha sortito l’effetto di aggravare la situazione.
Stretta del governo contro lo spiking
Le frasi di James Cleverly hanno destato scalpore e riprovazione anche perché sono giunte a poche ore dall’annuncio del governo di una stretta contro il fenomeno dello spiking.
Sotto questa locuzione si indica l’agire di chi aggiunga droghe ai drink di inconsapevoli ragazze con lo scopo di abusarne una volta ridotte all’incoscienza.
Le reazioni
“Lo spiking è un crimine grave e inquietante che sta avendo un impatto devastante sulla vita delle giovani donne”, ha commentato Yvette Cooper, ministro ombra dell’Interno.
“È davvero incredibile che il ministro dell’Interno abbia fatto battute così spaventose proprio lo stesso giorno in cui il governo ha annunciato una nuova stretta contro lo spiking”.
“Ciò suggerisce che, pur essendo il ministro del Gabinetto responsabile in ultima analisi della lotta alla violenza contro le donne e le ragazze, non capisce quanto sia grave questa situazione”, ha aggiunto l’esponente laburista.
Critiche anche da parte di Women’s Aid, Ong che assiste le donne vittime di violenza:
“Contiamo sui leader politici perché agiscano per porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze e alla misoginia che ne è alla base. È fondamentale che le sopravvissute allo spiking vedano i ministri trattare seriamente l’argomento e non minimizzare la realtà che tante donne devono affrontare”.
Fawcett Society, altra associazione in difesa delle donne, ha invitato Cleverly a dimettersi.