Il messaggio di Netanyahu a Israele, il premier su X: “Risponderemo all'Iran. È dietro tutte le minacce"
Il presidente di Israele, Netanyahu lancia un messaggio ai cittadini su X e torna a parlare degli ostaggi di Hamas
Il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu torna a parlare ai propri cittadini. In vista dell’anniversario del 7 ottobre, con un lungo video postato sul profilo ufficiale del governo su X, rassicura sul salvataggio degli ostaggi e afferma di star lavorando affinché il potere militare di Hamas venga sradicato.
- Il messaggio di Netanyahu a Israele
- L’impegno verso gli ostaggi di Hamas
- L’attacco a Hezbollah
- La minaccia all’Iran
Il messaggio di Netanyahu a Israele
“Vi auguro una buona settimana e un buon anno nuovo” così inizia il videomessaggio postato su X da Benjamin Netanyahu.
Il primo ministro di Israele si rivolge ai cittadini in occasione del Capodanno ebraico, il Rosh haShana, a pochi giorni di distanza dall’anniversario della strage del 7 ottobre.
“Un mese fa ho promesso che avremmo cambiato gli equilibri di potere nel Nord, e da allora abbiamo continuato a farlo” afferma il premier.
“Abbiamo iniziato a mantenere la promessa fatta agli abitanti del nord” spiega Netanyahu, riferendosi alla presunta distruzione dei battaglioni di Hamas presenti sulla striscia di Gaza.
L’impegno verso gli ostaggi di Hamas
Nel discorso condiviso sui social, Netanyahu torna a parlare dei cittadini israeliani tutt’oggi ostaggio di Hamas.
“Salveremo tutti i nostri rapiti, di cui 154 sono già tornati a casa” sono le sue parole. Mentre i familiari degli ostaggi proseguono le proteste contro una strategia che non sembra avere la loro salvezza come priorità.
Nonostante lo scetticismo dei propri cittadini, il premier parla di un loro ritorno a casa, “per una vita piena e sicura nelle città, nei Moshav e nei Kibbutz lungo il confine libanese”.
“Mentre il nuovo anno sorge su di noi, – conclude il premier – Non dimentichiamo, e io non dimentico, i nostri 101 rapiti a Gaza, ci impegniamo con tutte le nostre forze per riportarli a casa”.
L’attacco a Hezbollah
Il messaggio prosegue con la conta delle vittorie sul campo. “Abbiamo eliminato Nasrallah e i vertici di Hezbollah”.
“Abbiamo eliminato i comandanti delle forze Radwan che progettavano di invadere la Galilea e compiere un massacro di nostri cittadini più grande e più terribile di quello del 7 ottobre”.
Netanyahu afferma anche che le forze israeliane hanno “distrutto gran parte del sistema missilistico che Hezbollah stava costruendo”.
“E in questi giorni – prosegue – i nostri eroici soldati stanno distruggendo la serie di tunnel terroristici che Hezbollah ha segretamente preparato, vicino al nostro confine”.
La minaccia all’Iran
Nel corso del messaggio i toni di Benjamin Netanyahu si fanno sempre più intensi: “Anche se non abbiamo ancora completato l’eliminazione della minaccia, abbiamo chiaramente cambiato il corso e l’equilibrio della guerra”.
Torna a parlare di Nasrallah, ricordando come “si prendeva gioco di noi”. E risponde con un messaggio rivolto al mondo intero:
Il mondo intero ha scoperto i nervi di ferro dello Stato di Israele: un paese forte con un esercito forte e audace. Un Paese determinato a difendersi da ogni minaccia.
E con ogni minaccia, specifica il premier, si intendono anche quelle provenienti “dall’Iran, che è dietro tutti gli attacchi contro di noi, da Gaza, dal Libano, dallo Yemen, dall’Iraq, dalla Siria”.
Parla della pioggia di missili lanciata dall’Iran contro Israele lo scorso 1° ottobre e afferma che “nessun paese al mondo accetterebbe un simile attacco alle sue città e ai suoi cittadini”.
“Israele ha il dovere e il diritto di difendersi e rispondere a questi attacchi e noi lo faremo. – si conclude il discorso – Insieme resisteremo, insieme combatteremo e, con l’aiuto di Dio, insieme vinceremo”.