Il messaggio della fidanzata di Ramy Elgaml ai carabinieri: "Chi ha sbagliato pagherà"
In un'intervista in tv, la fidanzata di Ramy Elgaml ha chiesto rispetto per il 19enne morto, senza commentare la vicenda e le indagini sui carabinieri
“Non ho le competenze per poter giudicare la situazione e l’unica cosa che chiedo è il rispetto per Ramy“. Parla così Nada, la fidanzata di Ramy Elgaml, il 19enne egiziano morto in un incidente a Milano durante un inseguimento da parte di tre pattuglie dei carabinieri. Mentre proseguono le indagini sulla morte del giovane (che viaggiava a bordo di uno scooter guidato dall’amico 22enne Fares Bouzidi), Nada ha parlato in tv della sua relazione con il ragazzo scomparso, sottolineando che “chi ha sbagliato pagherà. E se non pagheranno qui, lo faranno dopo la morte”.
- Le parole della fidanzata di Ramy Elgaml in tv
- Il commento sui carabinieri
- L'audio della telefonata dei carabinieri
Le parole della fidanzata di Ramy Elgaml in tv
L’intervista alla ragazza è andata in onda nella puntata di Dritto e Rovescio (Rete 4), trasmessa nella serata di giovedì 23 gennaio.
“Penso solo a Ramy, non penso al resto. Devo ancora capire che se n’è andato. Ora è più un sopravvivere che un vivere“, ha detto la giovane, raggiunta dal conduttore Paolo Del Debbio.
Fonte foto: Mediaset (Dritto e Rovescio)
“La mia vita girava intorno a lui – prosegue commossa – avevo gli orari apposta per lui, i vestiti apposta per lui. Non ha senso niente“.
Nada ha poi raccontato alcuni dettagli del legame tra i due. Un legame forte, nel quale si parlava, in prospettiva, di matrimonio e convivenza.
Il commento sui carabinieri
Proseguendo nell’intervista, la ragazza ha voluto evitare di entrare nei dettagli della vicenda che ha portato alla morte del fidanzato, specificando di non avere le competenze per giudicare la situazione e limitandosi a chiedere rispetto per Ramy e per l’amico Fares Bouzidi.
“Noi non andiamo in tv a dire che il carabiniere ha sbagliato – le sue parole – Non ci permettiamo di dire queste cose perché c’è un processo in corso, quindi non abbiamo il diritto di dire queste cose. Però, se noi non parliamo male dei carabinieri, perché dovete parlare male di Fares? Non è giusto. Chi ha sbagliato pagherà e se non pagheranno qui, lo faranno dopo la morte perché Dio esiste e Dio è grande”.
Infine, un commento sul quartiere di Corvetto: “Da quando se n’è andato via Ramy, Corvetto è grigia. La gente non esce più, non si può parlare di Ramy che la gente comincia a piangere. Nel quartiere si sente proprio la sua mancanza, devono capire anche il nostro dolore e devono capire che comunque era un ragazzo che aveva una famiglia e un fratello”, ha concluso.
L’audio della telefonata dei carabinieri
Negli ultimi giorni, un ulteriore tassello si è aggiunto alla ricostruzione della morte di Elgaml. L’audio integrale della telefonata tra i carabinieri e l’operatore del 118 che ha fornito le indicazioni per il massaggio cardiaco al 19enne è stato infatti diffuso dall’agenzia AGI.
“Siamo i carabinieri del nucleo radiomobile da Ripamonti, abbiamo due ragazzi a terra incoscienti, ci servono subito automedica e ambulanza. Non reagiscono e non rispondono….”, dicono i militari nell’audio.
E ancora: “È successo che questi due ragazzi sono scappati col Tmax e sono caduti sul marciapiede“. La parola “colpa” viene pronunciata da un carabiniere ma il resto della frase non è comprensibile. L’audio prosegue con le indicazioni del massaggio cardiaco effettuato sul ragazzo.
