Il marito della veggente della Madonna di Trevignano Gisella Cardia: "Ci hanno aggrediti, attacco del demonio"
La veggente del caso della Madonna di Trevignano Gisella Cardia e il marito Gianni si difendono dalle accuse: cosa hanno dichiarato i due coniugi
Ci sono nuovi sviluppi sul “caso della Madonna di Trevignano“: la veggente Gisella Cardia e suo marito Gianni non sono fuggiti ma si sarebbero riparati in un posto protetto per difendere la loro incolumità fisica. I due si sono difesi dalle accuse.
- Le parole del marito della veggente della Madonna di Trevignano Gisella Cardia
- La denuncia dell'investigatore privato
- La difesa della veggente Gisella Cardia
Le parole del marito della veggente della Madonna di Trevignano Gisella Cardia
Queste le parole di Gianni Cardia, marito della veggente della Madonna di Trevignano Gisella Cardia, riportate da ‘La Repubblica’: “Abbiamo subito aggressioni fisiche da persone che credevano nella Madonnina. È in corso un attacco demoniaco contro di noi”.
Il marito della donna ha poi aggiunto: “È stata creata una situazione di odio e di incitamento all’odio attraverso la diffusione di menzogne. Siamo stati aggrediti e io sto facendo denunce su denunce. Ce ne siamo andati per tutelarci. Non siamo scappati“.
Trevignano Romano si trova sulle rive del lago di Bracciano, in provincia di Roma.
La denuncia dell’investigatore privato
Gisella e Gianni Cardia hanno fatto perdere le loro tracce da Trevignano lo scorso 6 aprile, dopo la denuncia presentata ai Carabinieri dall’investigatore privato Andrea Cacciotti, che martedì 11 aprile ha presentato un nuovo esposto anche alla Guardia di Finanza di Colleferro. Nella denuncia, che l’investigatore ha presentato per conto di due ex fedeli, è richiesto, come riportato da ‘La Repubblica’, “l’urgente sequestro dei fondi sul conto corrente dell’associazione al fine di consentire ai fedeli di recuperare le somme corrisposte a titolo di erogazione liberale, in quanto provenienti da truffa“.
La querela verrà trasmessa alla Procura di Civitavecchia e andrà a integrare l’esposto che è stato già presentato ai Carabinieri.
“Chi ha dato soldi lo ha fatto perché ci credeva“, ha spiegato, come riferito ancora da ‘La Repubblica’, il nuovo avvocato della coppia, Giuseppe Marazzita.
La difesa della veggente Gisella Cardia
La veggente della Madonna di Trevignano Gisella Cardia, intervistata da Bruno Vespa in ‘5 Minuti’, si è così difesa: “Il sangue pianto dalla madonnina è di maiale? Un’assurdità, non è certificato assolutamente. È stato analizzato dai carabinieri del Ris. Non abbiamo ancora avuto gli esiti. Dal 2016 non abbiamo ancora avuto i risultati delle analisi”.
Gisella Cardia ha anche detto: “Io ho testimonianze di persone davanti a cui ho chiesto alla Madonna se potesse dare segno della sua presenza e lei ha lacrimato qualche volta lacrime bianche, come segno della sua presenza”.