Il M5S di Conte e Grillo può cambiare nome e il limite dei due mandati: tensione tra l'ex premier e il Garante
In un'intervista, Giuseppe Conte è tornato a parlare dei recenti contrasti con Beppe Grillo in merito all'assemblea Costituente del M5S
Giuseppe Conte torna a parlare dei recenti contrasti con Beppe Grillo in merito all’assemblea Costituente del M5S (in programma dal prossimo 4 ottobre). Dopo l’ultimo scambio di frecciate e la lettera in cui il comico lo rimproverava, il presidente pentastellato ha chiarito in un’intervista che il logo del partito appartiene all’associazione Movimento 5 Stelle e non a Grillo. “Decideranno i cittadini” ha invece spiegato in merito a un eventuale cambio di nome e a una modifica al tetto dei due mandati (il divieto per i politici del Movimento di candidarsi una terza volta).
- Le tensioni tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo per la Costituente del M5s
- La parola ai cittadini
- Il cambio di nome e il tetto ai due mandati
- Sulle elezioni americane
Le tensioni tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo per la Costituente del M5s
“Con Grillo abbiamo visioni diverse sullo svolgimento dell’assemblea costituente, ma ora dobbiamo concentrarci su questo processo”, ha spiegato Conte in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Secondo l’ex presidente del Consiglio, sarebbe arrivata l’ora di reagire a un contesto di disimpegno e di disaffezione dei cittadini e non è possibile fermare tutto ciò.
Conte al Giffoni Film Festival 2024
Poi un chiarimento sulla proposta del garante di incontri “del gruppo ristretto” per predefinire i temi di cui discutere: “Grillo lo incontravo e continuerò a farlo. Ma sarebbe sbagliato se i quesiti di cui parleremo in assemblea venissero predeterminati da noi con lui. Non saremo a noi a decidere“.
La parola ai cittadini
A scegliere saranno invece i cittadini: “Iscritti e non iscritti (al Movimento, ndr), via web, inoltreranno i loro progetti, le possibili modifiche del regolamento. Poi approfondiranno le proposte 300 delegati rappresentativi della nostra comunità. Saranno estratti a sorte tra gli iscritti, così da massimizzare la diversità di posizioni, e affiancati da mediatori imparziali della società Avventura urbana”, prosegue Conte.
La promessa è che saranno ascoltati anche minorenni, a partire dai 14 anni.
Sarà quindi messo tutto ai voti in una assemblea di due giorni a cui parteciperanno gli iscritti e gli eletti del Movimento.
Il cambio di nome e il tetto ai due mandati
Il cambio di nome del partito “non dipende da me, ma dalla nostra comunità”, ha spiegato il leader del M5S.
“Non ci sarà alcuna intermediazione politica da parte mia e dell’attuale vertice politico – prosegue -. Non sarò io a indirizzare questa rifondazione decidendo di che cosa si deve o non si deve discutere. Si deve svolgere tutto senza indebiti condizionamenti dall’esterno. Quindi sì, se la questione sarà posta la voteremo“.
La stessa modalità, emerge sempre dall’intervista, sarà applicata anche al tetto dei due mandati (il divieto di candidarsi una terza volta), in vigore per i rappresentanti del partito con cariche istituzionali.
Sulle elezioni americane
Spazio, in conclusione, anche per una battuta sulle prossime elezioni statunitensi.
“Io penso che sia se vince Trump sia se vince Harris l’Italia dovrà portare avanti il suo tradizionale dialogo con gli Usa”, ha chiosato Conte, senza prendere una posizione netta in merito ai due candidati alla Casa Bianca.