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Ismail Haniyeh leader di Hamas ucciso da Israele, cosa può succedere adesso nella guerra in Medio Oriente

Il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh è stato ucciso in un attacco israeliano che ha colpito la sua residenza a Teheran

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Morto il leader di Hamas. La fazione estremista palestinese ha comunicato la morte del suo capo politico Ismail Haniyeh in seguito a un attacco di Israele contro la sua residenza a Teheran, in Iran. Il raid è avvenuto nel cuore della notte. Cosa può succedere adesso nella guerra in Medio Oriente.

Ucciso a Teheran il leader di Hamas Ismail Haniyeh

Il leader di Hamas Ismail Haniyeh, 62 anni, è stato ucciso da un raid israeliano avvenuto nella notte tra martedì 30 e mercoledì 31 luglio in Iran.

Come riporta Al Jazeera, Haniyeh e una delle sue guardie del corpo sono morti dopo che l’edificio in cui alloggiavano a Teheran è stato colpito.

Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ucciso a Teheran in un raid israeliano contro la sua residenza: chi eraFonte foto: ANSA

Haniyeh si trovava nella capitale iraniana per partecipare alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente Masoud Pezeshkian.

Chi era Ismail Haniyeh

Ismail Haniyeh era il volto politico e diplomatico di Hamas, era a capo dell’ufficio politico del gruppo palestinese dal 2017.

In precedenza, era stato primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese dal 2006 al 2007, quando Hamas vinse le elezioni dopo il ritiro dell’esercito di Israele da Gaza, e capo dell’amministrazione della Striscia di Gaza dal 2014 al 2017.

Originario di Al Jura vicino ad Ashkelon, era entrato in Hamas quando l’organizzazione venne creata durante la prima intifada palestinese nel 1987.

Ben presto divenne uno dei protetti del fondatore, lo sceicco Ahmad Yassin. Era stato uno dei primi sostenitori dell’ingresso di Hamas in politica con la formazione di un partito.

Da molti diplomatici era considerato un moderato rispetto a molti altri dirigenti di Hamas, a partire dal capo dell’ala militare, Yahya Sinwar.

Nel 2017 Haniyeh aveva lasciato Gaza, da allora viveva lontano dalla Palestina, muovendosi tra Doha, in Qatar, e Turchia.

Nel passato recente è stato coinvolto nei colloqui per il rilascio degli ostaggi israeliani e per un cessate il fuoco a Gaza.

Le reazioni alla morte del capo politico di Hamas

L’uccisione di Haniyeh è “un atto codardo e non passerà sotto silenzio”, ha dichiarato Musa Abou Marzouk, uno dei maggiori dirigenti di Hamas, citato dalla tv Al-Aqsa, gestita da Hamas stessa.

Il presidente palestinese Abu Mazen ha parlato di un “atto codardo e uno sviluppo pericoloso”, invitando “il popolo palestinese e le forze popolari all’unità, alla pazienza e alla fermezza di fronte all’occupazione israeliana”.

“Il governo Netanyahu non intende raggiungere la pace”. Così in una nota il ministero degli Esteri della Turchia, secondo cui l’uccisione di Haniyeh “punta ad allargare la guerra a Gaza su scala regionale”.

“Se la comunità internazionale – continua la nota – non interverrà per fermare Israele, la regione dovrà affrontare conflitti molto più gravi”.

La data dei funerali

I funerali del leader di Hamas si terranno giovedì 1 agosto a Teheran. Lo riferisce l’agenzia Tasnim.

La previsione della tv iraniana: cosa può succedere ora

La tv di Stato iraniana, vicini al leader supremo Khamenei, riferisce che l’uccisione di Ismail Haniyeh:

  • ritarderà di diversi mesi l’accordo di cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza;
  • provocherà una rappresaglia da parte dei gruppi sostenuti dall’Iran nella regione.

ucciso-ismail-haniyeh-hamas-teheran-iran-israele Fonte foto: ANSA
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