Il G20 si spacca sulla guerra in Ucraina: alta tensione al meeting di Bangalore, la situazione
Alta tensione fra i ministri delle Finanze del G20 al meeting di Bangalore: a dividere è la guerra in Ucraina, salta il comunicato congiunto
Il G20 di Bangalore si divide sulla guerra in Ucraina: il summit in India si è concluso senza un comunicato congiunta ufficiale. A pesare, le posizioni di Russia e Cina.
Tensioni al meeting
Al posto del comunicato congiunto, è stata diffusa sintesi della presidenza indiana che si limita a ribadire la condanna del conflitto in Ucraina già espressa lo scorso novembre a Bali.
L’India, riferisce l’agenzia Ansa, ha anche fatto sapere che la dichiarazione di condanna della guerra russa è stata approvata da tutti i membri, tranne Russia e Cina.
Una situazione analoga a quella dei precedenti G20 che, da quando il conflitto ha avuto inizio, continuano a concludersi senza note ufficiali. Pechino ha infatti deciso di confermare la sua neutralità, anche se gli Stati Uniti temono che presto possa fornire armi alla Federazione russa.
Pechino e Mosca si sfilano
Nella nota di sintesi si definisce “inammissibile” un eventuale “uso delle armi nucleari”, mentre è “essenziale” appoggiare “il diritto internazionale e il sistema multilaterale che salvaguarda pace e stabilità”, in particolare la protezione dei civili e delle infrastrutture nei conflitti armati.
Pechino e Mosca non hanno sottoscritto i paragrafi nei quali sono inserite queste considerazioni.
Il ministro delle finanze tedesco, Christian Lindner, sulla destra, e il presidente della Banca centrale tedesca, Joachim Nagel, a sinistra
Impegno a rafforzare cooperazione macroeconomica
Ci sono però anche notizie positive che arrivano dal G20 di Bangalore. I ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali del G20, si sono trovati d’accordo, invece, sulla solidarietà al popolo turco e al popolo siriano, colpiti dal recente terremoto.
Hanno anche concordato l’impegno a rafforzare la cooperazione per orientare l’economia globale verso un sistema forte e sostenibile e una crescita equilibrata e inclusiva.
Secondo Kristalina Georgieva, direttrice operativa del Fondo monetario internazionale (Fmi), la comunità internazionale ha la responsabilità di “trovare soluzioni per i membri più vulnerabili della nostra famiglia globale” e ciò richiede “un’azione urgente per rafforzare l’architettura finanziaria internazionale”.