Il fungo killer Candida auris adesso fa paura: allarme dagli Stati Uniti, un caso accertato anche in Toscana
Un caso di Candida auris è stato accertato presso l’ospedale di Cisanello. Negli Usa cresce la preoccupazione per la rapida diffusione del fungo
È stato confermato il primo caso del 2023 in Italia di Candida auris, un fungo molto pericoloso perché resistente a più farmaci antimicotici tra quelli comunemente utilizzati per trattare le infezioni da Candida.
Accertato un caso in Toscana
La prima infezione da Candida auris di quest’anno è stata diagnosticata all’ospedale di Cisanello (Pisa). L’infezione sarebbe sotto controllo, anche se gli esperti temono la diffusione di questo super-fungo.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, “i primi focolai europei risalgono al 2015 in Francia mentre in Italia il primo caso di infezione invasiva è stato identificato nel 2019 seguito da un focolaio nelle Regioni settentrionali nel biennio 2020-2021″.
L’Iss spiega che la Candida auris può trasmettersi attraverso il contatto con superfici e/o dispositivi medici contaminati o il contatto tra persone colonizzate o infette.
Cresce l’allarme negli Stati Uniti
Cresce nel frattempo la preoccupazione negli Stati Uniti per la presenza del fungo-killer. La Candida auris è stata segnalata per la prima volta negli Usa nel 2016, riferisce il New York Times, presentandosi in particolare a New York e nell’Illinois, dove i funzionari della sanità pubblica speravano di poterne contenere la diffusione attraverso uno screening rigoroso e il controllo delle infezioni nelle strutture di assistenza a lungo termine e nelle case di cura.
Ma nel corso del 2021, i dipartimenti sanitari statali e locali di tutto il paese hanno segnalato 1.474 casi clinici, un aumento di circa il 200% rispetto ai quasi 500 casi del 2019.
Isolato il primo caso di Candida auris in Italia del 2023
L’ipotesi è che la pandemia da Covid-19 abbia facilitato la diffusione del fungo, sostengono i funzionari del Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti.
Rapida diffusione in America
Nel 2022, secondo un altro dato riportato dal New York Times, le infezioni sarebbero state 2.377. Quasi la metà dei pazienti che contraggono la Candida auris muore entro 90 giorni, secondo il Centers for Disease Control and Prevention.
Motivo? Le persone che vengono infettate dal fungo spesso soffrono già di altre patologie. In particolare, rischiano di contrarre il fungo coloro che hanno hanno già problemi di salute preesistenti; gli ospedalizzati; i pazienti che necessitano di dispostivi medici invasivi; i più deboli.
Come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, i segni e sintomi dell’infezione da Candida auris variano in base al sito corporeo interessato. I sintomi, dunque, potrebbero non essere evidenti in quanto i pazienti che contraggono l’infezione sono spesso già ospedalizzati e affetti da altre patologie che possono ostacolarne la diagnosi.