Il fratello di uno degli alpinisti morti sul Gran Sasso presenterà un esposto: "Non dovevano farli salire"
Il fratello di Luca Perazzini, uno dei due alpinisti morti sul Gran Sasso, presenterà un esposto alla Procura di Teramo
Marco Perazzini, fratello di Luca, uno dei due alpinisti morti sul Gran Sasso, ha fatto sapere che presenterà un esposto alla Procura di Teramo in merito a quanto avvenuto. “Io continuo a chiedermi perché non hanno impedito l’accesso a Luca e Cristian (Gualdi, ndr). Se le condizioni erano proibitive e c’erano dei rischi legati al maltempo, non dovevano farli salire“, ha spiegato l’uomo in un’intervista. Secondo il parente della vittima, le autorità avrebbero dovuto impedire l’accesso alla montagna a tutti, viste le condizioni meteo avverse.
- L'esposto del fratello di uno degli alpinisti morti sul Gran Sasso
- Il ritrovamento dei corpi
- Chi erano Luca Perazzini e Cristian Gualdi
L’esposto del fratello di uno degli alpinisti morti sul Gran Sasso
“Né mio fratello Luca né Cristian erano inesperti o sprovveduti, come qualcuno ha scritto invece in questi giorni”, ha spiegato Perazzini parlando al Quotidiano Nazionale.
“Amavano la montagna – ha aggiunto – ne conoscevano i rischi. Purtroppo è accaduta una disgrazia. I soccorritori hanno fatto quello che hanno potuto e li ringraziamo per tutto l’impegno. Ma penso che questa tragedia si poteva evitare“.
I soccorritori intervenuti per ritrovare gli alpinisti e il personale dell’ostello “Lo zio”
“Luca e Cristian, purtroppo, sono stati colti di sorpresa dalla bufera e non hanno potuto fare nulla per salvarsi. Se avessero vietato a loro e ad altri escursionisti di salire, forse a quest’ora non staremmo qui a piangerli. Siamo distrutti. È dura, durissima. Non mi vengono nemmeno le parole”, conclude l’intervista.
Il ritrovamento dei corpi
I corpi dei due alpinisti romagnoli di 48 e 42 anni sono stati ritrovati nella giornata di venerdì 27 dicembre.
Il rintracciamento è stato reso possibile dal Sonar Recco (un sistema composto da un rilevatore che fa da trasmettitore-ricevitore) e dal cielo terso sulle cime di Campo Imperatore.
Le salme sono state individuate nella stessa zona in cui i due avevano lanciato un Sos, dopo essere precipitati nel fondo di un canalone, mentre scendevano dalla Direttissima del Corno Grande.
Accecati dal bianco della tempesta di neve che ha imperversato per giorni sulle montagne, sono precipitati e poi deceduti.
Chi erano Luca Perazzini e Cristian Gualdi
Luca e Cristian erano entrambi alpinisti esperti e, insieme, avevano preso parte a diverse escursioni in passato.
Perazzini, 42 anni, era un elettricista. Lavorava per l’azienda Nuova Cei di Santarcangelo di Romagna (in provincia di Rimini, al confine con la provincia di Forlì-Cesena) e Risiedeva nella frazione di San Vito.
Gualdi, anche lui originario di Santarcangelo, aveva 48 anni ed era titolare della Top Infissi di Savignano sul Rubicone.