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Il fenomeno delle "Baby Gang": come funzionano le leggi del "branco", chi ne fa parte e perché

Il fenomeno delle "baby gang", ossia delle bande criminali giovanili, rappresenta una delle maggiori emergenze, soprattutto nelle grandi città

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Si torna a parlare di ‘baby gang’. Alcuni recenti episodi di violenza verificatisi a Bari e Lecce all’inizio del 2023, caratterizzati aggressioni di gruppo brutali nei confronti di ragazzi isolati, hanno nuovamente attirato l’attenzione sul fenomeno delle bande criminali giovanili. Un fenomeno che ha un’importante e drammatica escalation, sintomo di un notevole allarme sociale, in termini di pericolo e di sicurezza civica e collettiva.

Origine storiche del fenomeno

Le ‘Baby Gang’ nascono negli Stati Uniti intorno alla metà del secolo scorso, prodotte dal forte disagio giovanile e dal profondo disadattamento di una nuova generazione di giovani, che inizia a vivere in un periodo di relativa pace, visto che comunque è in atto la ‘Guerra fredda’: era una sorta di reazione generazionale di fronte a un mondo che stava cambiando vertiginosamente.

Queste bande proliferano in contesti degradati e periferici delle grandi città (come Chicago, Boston e New York): si tratta di giovani balordi ed emarginati, che si uniscono per esprimere il proprio disagio e la propria insofferenza verso un contesto sociale nuovo, manifestando la loro trasgressione alle regole della società. Sono gruppi accomunati da alcuni elementi come le motociclette, le auto modificate, le corse clandestine, il look alternativo e altri riti di aggregazione e di appartenenza.

BABY GANG
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Tuttavia, la pur presente carica di violenza (tranne casi sporadici) non raggiunge vette estreme: sono  molti di più i giovani che muoiono per la condotta rischiosa, avventata e sregolata (ad esempio incidenti provocati dall’alcool) che a causa di crimini veri e propri.

Il paradigma di queste bande viene rappresentato anche al cinema, con alcuni film di successo: in Gioventù bruciata,  il personaggio interpretato da James Dean – icona hollywoodiana dell’epoca – viene mitizzato e imitato.

Conseguentemente, il fenomeno finisce andare oltre i confini degli Usa e raggiunge il resto del mondo, Europa compresa.

Caratteristiche criminologiche

Le ‘Baby Gang’ sono composte da giovani disadattati, emarginati e violenti, spesso abusano di alcool e droghe: queste bande costituscono le prime gang, con un leader, dei gregari, delle precise gerarchie, delle regole severe, dei propri riti di iniziazione, delle modalità di comportamento e determinate mode, finendo per creare addirittura un proprio linguaggio.

Negli anni il fenomeno si intensifica sempre di più, con il netto accentuarsi delle componenti individuali e collettive, dal momento che si abbassa di molto l’età dei componenti.

Inoltre, si passa dalle armi bianche e improprie all’uso di armi da fuoco: si accentua anche la carica di violenza intrinseca che diventa sempre più gratuita e finalistica.

Muta persino la tipologia di alcool e di sostanze stupefacenti: si passa dalle birre ai superalcolici, dalle droghe leggere a quelle più pesanti, fino al crack.

Questa indubbia evoluzione accentua vistosamente e drammaticamente il potenziale criminogeno di questi gruppi. Fino ad arrivare ai giorni nostri, dove ci si trova di fronte a una vera e propria emergenza sociale.

Fra l’altro, mentre nei decenni scorsi la violenza era circoscritta agli scontri fra bande finalizzati al controllo del territorio, oggi la situazione è degenerata: si commettono aggressioni e reati vari anche nei confronti di soggetti esterni.

In Italia, l’ultimo rapporto della Direzione centrale della Polizia criminale, ha evidenziato che nel 2022, rispetto all’anno precedente, c’è stato un netto incremento di crimini minorili (e addirittura un +14% rispetto alla situazione prima della pandemia).

Il profilo criminologico delle Baby Gang

Le ‘Baby Gang’ annoverano tra i componenti anche ragazze, spesso più giovani degli omologhi maschili: agiscono sempre in gruppo e spadroneggiano, seminando violenza gratuita, cieca, aggredendo persone isolate, compiendo furti e rapine.

Rispetto al passato si sono attenuati i vincoli gerarchici, le regole e spesso non esiste la figura di un leader. Ragion per cui, si tratta di una sorta di ‘branco umano’ alla ricerca di sensazioni forti e abnormi, di emozioni parossistiche, con desiderio di affermazione e sopraffazione fini a se stessa.

La violenza è cieca e gratuita. Molto pronunciata nonché marcatamente eccessiva, finendo per essere sproporzionata anche in caso di reazione della vittima.

Agiscono non più solamente in quartieri periferici, ma nei salotti cittadini e ben frequentati, anche in pieno giorno, del tutto incuranti della presenza di altre persone.

Tale mutamento del modus operandi sembra dipendere dal fatto che cercano deliberatamente una maggiore risonanza alle loro scorrerie.

L’appartenenza a tali bande non è più a strutturazione rigida (come una volta), ma è contraddistinta da una certa fluidità in entrata e in uscita: l’età media è sempre più bassa, compresa in un range dai 15 ai 17 anni.

Per ciò che concerne le azioni criminose, si tratta di blitz veloci e improvvisi, privi di qualsiasi organizzazione o preparazione: per questo, spesso, sono più brutali.

A differenza dei sodalizi criminali giovanili del passato non esistono più dei modelli o dei simboli avversati e detestati da colpire. Gli obiettivi sono casuali e senza senso, quindi imprevedibili.

Le tipologie delle bande giovanili

Sebbene si parli genericamente di bande giovanili, va detto che non tutte sono veramente criminali. Quelle autenticamente criminali sono appunto le ‘Baby Gang’.

Al riguardo può essere utile riportare un’interessante classificazione tipologica delle bande giovanili, elaborata da importanti studi criminologici.

Esse si distinguono (con una sorta di gerarchia di pericolosità sociale) in:

  • bande astensioniste: costituite da soggetti emarginati e squalificati che si riuniscono per condividere una sorta di rifiuto verso la società e le sue regole, con comportamenti ‘astensionistici’ come l’uso e il consumo di droghe e alcool. In questo caso, la pericolosità è scarsa: l’esempio tipico è rappresentato dai capannelli umani, che spesso si incontrano nei pressi delle grandi stazioni;
  • bande conflittuali: costituite da individui che, oltre a essere emarginati e squalificati nonché dediti all’alcool e alla droga (anche se in misura minore rispetto ai precedenti), sono anche ribelli, inclini alla violenza, alla devastazione e al saccheggio. I loro obiettivi sono i simboli della ricchezza e del potere come gioiellerie famose, negozi rinomati e banche internazionali. Qui sale il livello di pericolosità. L’esempio è costituito dai tristemente famosi black bloc;
  • bande criminali: costituite da veri e propri criminali, a caratterizzazione anagrafica giovanile, composta da soggetti riunitisi per ottenere maggiori risultati dai loro crimini di gruppo. Le loro  attività delinquenziali sono principalmente rivolte contro il patrimonio e contro le persone. La maggior parte di esse sono rappresentate dalle ‘Baby Gang’.

Fondamentalmente, ciò che fa da collante criminogeno – in tutte e tre le tipologie – è il fatto che i membri siano soggetti squalificati, emarginati e senza prospettive esistenziali, spesso già dediti, a livello individuale, a comportamenti proibiti e illeciti.

Prevenzione e repressione

Gli ambiti di azione delle istituzioni sono duplici: repressivo e preventivo.

Per ciò che concerne l’Italia, molti studi ritengono che sia opportuno abbassare la soglia di imputabilità dai 14 ai 12 anni, sempre valutando individualmente il singolo soggetto autore del crimine.

Molto più complesso, arduo e complicato è il discorso della prevenzione, che deve vedere un’azione sinergica tra famiglie, scuola, confessioni religiose, associazioni ed istituzioni, tutte impegnate in uno sforzo congiunto di riscoperta e di recupero, ma soprattutto di rivalutazione, dei valori fondamentali e fondanti di ogni vita umana e dell’esistenza nei contesti sociali di appartenenza.

Senza queste basi, tutti gli altri sforzi saranno destinati a non sortire alcun risultato.

baby-gang Fonte foto: ANSA
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