,,

Il caso di Roberta Ragusa e il cadavere mai ritrovato: chi è Sara Calzolaio e che lavoro faceva Antonio Logli

Il caso di Roberta Ragusa, la donna scomparsa nel 2012 e mai più ritrovata: chi è il marito Antonio Logli, condannato per omicidio senza un cadavere

Pubblicato: Aggiornato:

Roberta Ragusa è scomparsa nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, a 45 anni. Il suo corpo non è mai stato ritrovato. Il marito, Antonio Logli, è stato condannato a 20 anni di reclusione per omicidio e occultamento di cadavere: si è sempre dichiarato innocente. Nella storia è entrata anche Sara Calzolaio. Cosa sappiamo relativamente a questo caso.

La scomparsa di Roberta Ragusa di venerdì 13

Secondo la tradizione mistico-esoterica, la supposta nefasta combinazione astrologica, che coniuga il giorno della settimana venerdì con il numero 13, sarebbe di cattivo auspicio. Tutto questo ha un fondamento storico, risalente a venerdì 13 ottobre 1307, quando gli sgherri di Filippo il Bello e di Papa Clemente V effettuarono un blitz in tutta Europa contro l’ordine dei Templari, sgominandolo ed arrestandone i membri.

Dopo 700 anni, venerdì 13 gennaio 2012, il contesto è totalmente diverso: siamo a San Giuliano Terme, cittadina a pochi chilometri da Pisa, nota proprio per i suoi stabilimenti termali.

caso roberta ragusaFonte foto: ANSA

Nella notte, nei pressi della piccola frazione di Gesso, una sagoma si staglia improvvisamente nel buio: è Roberta Ragusa.

La si scorge subito, perché ha addosso una vestaglia rosso, un pigiama e le pantofole.

Corre per le vie del borgo, disperata, col fiato in gola: dietro di lei, a tutta velocità, un’auto che la insegue e la raggiunge.

Al volante c’è il marito Antonio Logli, che sembra fuori di sé. La blocca la fa salire in macchina: da quel momento, di Roberta Ragusa si perde ogni traccia.

La denuncia di scomparsa

La mattina successiva, sabato 14 gennaio, Antonio Logli si presenta dai carabinieri e denuncia la scomparsa della moglie.

Si dice preoccupato perché (dichiarazione confermata da amici di famiglia) Roberta Ragusa, all’inizio del mese, è caduta da una scala mentre riponeva su un soppalco gli scatoloni con addobbi natalizi: avrebbe quindi riportato diversi traumi, anche alla testa, e da allora sembrerebbe avere momenti di confusione e disorientamento.

Anche quella notte, secondo il marito, la donna sarebbe uscita di casa vagando senza meta, semisvestita nonostante le temperature gelide.

Le indagini

I carabinieri iniziano a indagare e cercano Roberta Ragusa giorno e notte per due settimane, coinvolgendo anche unità specializzate e cinofile, che mettono letteralmente a soqquadro la zona, passandola al setaccio.

Ma della donna non c’è traccia: nemmeno del suo eventuale cadavere.

Nel frattempo Antonio Logli inanella comportamenti anomali e quasi sospetti per gli inquirenti: non collabora alle indagini, non fornisce fotografie, sembra quasi distaccato.

Non consegnerà mai agli inquirenti, sostenendo di averlo smarrito, il giubbotto che indossava la notte della scomparsa di Roberta Ragusa.

Impedisce anche che la sua autovettura venga sottoposta all’esame dei cani molecolari, specializzati in rinvenimento di tracce umane, affermando che la macchina avesse avuto necessità di un intervento urgente di manutenzione.

Ripetutamente interrogato, afferma e conferma che la moglie si è allontanata di casa volontariamente, probabilmente in stato confusionale: la sua ipotesi è che sia finita in qualche scarpata.

Chi è Antonio Logli e che lavoro faceva

Antonio Logli, classe 1963, è un pisano doc che viene da una famiglia borghese: è titolare di un’autoscuola molto conosciuta.

Conosce Roberta Ragusa, un anno più giovane, da quando era ragazzo: si erano subito innamorati.

antonio logliFonte foto: ANSA
Antonio Logli

Dopo anni di fidanzamento, il matrimonio da cui sono nati due figli: DanieleAlessia.

All’improvviso, però, un evento inatteso stravolge gli equilibri di una famiglia all’apparenza perfetta: nell’autoscuola di Logli viene assunta una 20enne, Sara Calzolaio.

Chi è Sara Calzolaio

Logli, a dispetto della differenza anagrafica, si invaghisce di Sara Calzolaio: le sue avances sono sempre più aperte, dichiarate e insistenti, finché la ragazza cede.

Ne nasce una relazione extraconiugale che viene portata avanti in clandestinità per 8 anni.

Nel frattempo, il rapporto con Roberta Ragusa si deteriora sempre di più: la moglie in un primo momento ha dei sospetti, che poi si trasformano in certezze.

sara calzolaioFonte foto: IPA
Sara Calzolaio

Per lei, il tradimento del marito è traumatizzante e scioccante. Sta sempre più male, il suo patema d’animo e l’angoscia diventano estremi. Inizia ad affidare i suoi pensieri a un diario.

I sospetti sul marito Antonio Logli

All’improvviso, Antonio Logli commette un passo falso.

Un giostraio, Loris Gozi, racconta di aver assistito a tutta la scena avvenuta nella notte della scomparsa di Roberta Ragusa e dichiara agli inquirenti di aver riconosciuto in Logli l’uomo al volante dell’auto su cui è salita la donna.

Per la verità, la testimonianza non è una delle migliori: contraddittoria, a tratti confusa, con diverse modifiche.

Tuttavia, viene considerata attendibile dagli inquirenti e centrale dai giudici dei vari processi.

Logli si spaventa e decide di effettuare da solo una sorta di esperimento giudiziale sui generis nella notte del 25 gennaio, per appurare se un testimone possa effettivamente riconoscere l’identità di un uomo al volante, nel buio della notte.

Inoltre, si appura che la notte della scomparsa Roberta Ragusa si era accorta del tradimento del marito, ascoltando casualmente la telefonata tra lui e Sara Calzolaio.

Da lì ne sarebbe nata una discussione con Logli, quindi la fuga dalla casa con la sola vestaglia: secondo i giudici, per paura della reazione violenta del marito.

I processi per omicidio

Intanto, i sospetti su Antonio Logli portano a un suo rinvio a giudizio: è l’unicoindiziato di quello che ormai è considerato un omicidio e non più una scomparsa.

Il processo di primo grado si svolge il 21 dicembre 2016 davanti al giudice per l’udienza preliminare Elsa Iadaresta, con rito abbreviato.

Logli è condannato a 20 anni per omicidio volontario e occultamento di cadavere: usufruisce dello sconto di pena di un terzo, previsto proprio dal rito abbreviato.

Secondo la ricostruzione del giudice, Roberta Ragusa avrebbe reagito in maniera alterata dopo la scoperta del tradimento: ne sarebbe nato un grosso litigio col marito, da cui sarebbe scappata così come si trovava per paura della reazione dello stesso. Antonio Logli, tuttavia, l’avrebbe raggiunta e costretta a salire in auto: dopodiché l’avrebbe uccisa e ne avrebbe occultato il cadavere.

In secondo grado, il 14 maggio 2018, la Corte di Appello di Firenze conferma la sentenza di primo grado.

Infine, il 10 luglio 2021, la Cassazione rende la condanna definitiva.

Nel frattempo, subito dopo la morte di Roberta Ragusa, Sara Calzolaio si trasferisce a casa sua: dopo 8 lunghi anni la relazione con Logli diventa palese e ufficiale.

Analisi criminologica

Mancano due elementi fondamentali per poter procedere a una disamina: il cadavere e la scena del crimine.

Quindi, non si può che basarsi su elementi indiziari.

In riferimento alla figura centrale del caso, Antonio Logli, si può tranquillamente affermare – in linea con quanto ritenuto dagli inquirenti – che il suo è stato sin da subito un comportamento sospetto, i cui tratti salienti sono i seguenti:

  • scarsa collaborazione alle indagini;
  • minima disponibilità personale;
  • sottrazione della propria autovettura a un controllo di tipo tecnico, quale quello dei cani molecolari;
  • rifiuto di esibire il giubbotto della notte del delitto;
  • autore di una sorta di esperimento, per verificare la sua eventuale riconoscibilità di notte nell’abitacolo.

È ovvio che Logli avrebbe avuto non uno, ma due moventi: sopprimere la moglie, ormai divenuta figura scomoda nella sua relazione con l’amante, ed evitare una separazione che gli avrebbe prodotto degli enormi danni patrimoniali.

Per ciò che concerne il delitto, si tratta di un omicidio volontario della tipologia del delitto d’impeto che, verosimilmente, è stato commesso e compiuto con modalità casuali e di fortuna e non con arma da fuoco.

Logli si è sempre dichiarato innocente

Antonio Logli, in tutti questi anni, si è sempre dichiarato innocente.

Attraverso i suoi legali ha inoltrato regolare istanza di revisione del processo: il 5 dicembre 2022, però, i giudici della corte di Appello di Genova l’hanno respinta.

Logli è quindi ancora in carcere.

roberta-ragusa Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,