Il Cardinale Angelo Becciu reintegrato dal Papa: il retroscena sulla telefonata
Angelo Becciu ha raccontato che Papa Francesco gli ha comunicato al telefono la decisione di reintegrarlo nelle sue funzioni cardinalizie: l'annuncio
Il cardinale Angelo Becciu ha annunciato che verrà reintegrato nelle sue funzioni cardinalizie. A comunicargli la decisione sarebbe stato Papa Francesco in persona, via telefono.
L’annuncio del cardinale Angelo Becciu
Stando a quanto riportato da ‘L’Unione Sarda’ e da ‘La Nuova Sardegna’, durante una messa privata celebrata davanti a un gruppo di fedeli a Golfo Aranci, dove sta trascorrendo qualche giorno di villeggiatura, Angelo Becciu ha dichiarato: “Sabato mi ha telefonato il Papa per dirmi che sarò reintegrato nelle mie funzioni cardinalizie e per chiedermi di partecipare a una riunione con tutti i cardinali che si terrà nei prossimi giorni a Roma. Per questo domenica prossima non potrò essere presente alla messa essendo impegnato a Roma”.
Il commento alla notizia
Interpellato dall”Ansa’, Angelo Becciu ha commentato così la decisione di Papa Francesco di invitarlo alla riunione dei cardinali che si terrà in Vaticano nei prossimi giorni.: “Sono molto emozionato per questo gesto del Papa. Lo ringrazio di cuore e riconfermo la mia piena comunione con Lui”.
Il Cardinale Angelo Becciu.
Chi è Angelo Becciu
Becciu, originario di Pattada, in provincia di Sassari, e arcivescovo dal 2001, è stato nominato nel 2011 da Papa Benedetto XVI Sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato vaticana. Papa Francesco lo ha confermato nell’agosto del 2013 e lo ha poi nominato, nel maggio del 2018, prefetto della Congregazione delle cause dei santi.
Nel settembre del 2020, un bollettino della Sala Stampa Vaticana ha annunciato: “Oggi, giovedì 24 settembre, il Santo Padre ha accettato la rinuncia dalla carica di Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e dai diritti connessi al Cardinalato, presentata da Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Angelo Becciu”. La decisione è arrivata in seguito all’inchiesta sull’immobile di lusso acquistato dalla Santa Sede a Londra, per un valore di oltre 200 milioni di euro, quando lui era sostituto alla Segreteria di Stato.
Becciu, però, ha sempre respinto le accuse nei suoi confronti. Nel corso della 14/a udienza del processo in Vaticano sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato, Becciu, oltre a respingere integralmente le accuse a suo carico, si era lasciato andare a un amaro sfogo.
Dopo l’udienza del 24 settembre 2020, ha raccontato Becciu in alcune dichiarazioni, “iniziò per me una gogna pubblica di proporzione mondiale: addirittura in Angola, ove ero stato nunzio per 7 anni e mezzo, mi hanno riferito che la tv nazionale dedicò all’argomento una settimana di dibattiti; fui sbattuto sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo; privato di ogni ufficio ecclesiastico; relegato ai margini della Curia e della Chiesa. Mi addolorava e continua ad addolorarmi, poi, aver esposto la mia famiglia a una sofferenza lacerante quanto ingiusta”.
In risposta alle accuse, nella stessa occasione, Becciu aveva negato di aver utilizzato per i vari investimenti, anche per il Palazzo di Sloane Avenue a Londra, l’Obolo di San Pietro, bensì “i fondi di riserva della Segreteria di Stato”.
Becciu ha anche ribadito come i 125 mila euro bonificati alla Caritas di Ozieri, tramite la Cooperativa Spes retta dal fratello Tonino, avevano solo una “destinazione caritativa”.