Il caldo record porta l'invasione anomala di cavallette, zecche e zanzare: allarme epidemie in Italia
Secondo gli scienziati il caldo sempre più estremo rischia di provocare un'invasione anomala di insetti, facendo emergere in Italia nuove epidemie
Che il caldo porti generalmente a un boom di insetti è noto. Ma con le temperature sempre più estreme che stanno caratterizzando l’estate 2022 il rischio è quello di assistere a una vera e propria invasione di cavallette, zecche e zanzare. A lanciare l’allarme è la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima).
- Gli effetti del cambiamento climatico
- Invasione anomala di insetti e nuove epidemie
- L'urgenza di una riforestazione
Gli effetti del cambiamento climatico
Secondo gli esperti stiamo andando in contro a un repentino collasso degli ecosistemi. La prova è data dal caldo record, dalla siccità, dai cedimenti di montagne, dallo scioglimento dei ghiacciai e dagli incendi: tutti fenomeni caratteristici dell’ultimo periodo.
E sulla base del quadro emergenziale cresce la necessità di abbandonare le fonti fossili prima che sia troppo tardi, in quanto causa delle emissioni climalteranti.
Le previsioni ad oggi non sono incoraggianti. Secondo il presidente Sima Alessandro Miani i campanelli di allarme sono già numerosi e stiamo per raggiungere “il punto di non ritorno”.
“La crisi energetica in atto rende più difficile abbandonare i combustibili fossili – ha evidenziato – ma un’inversione della rotta resta indispensabile e indifferibile”.
Invasione anomala di insetti e nuove epidemie
A detta di Miani l’Italia sta andando verso nuove epidemie, ormai “sempre più probabili”.
Centinaia di locuste in volo
L’estensione delle settimane più torride, un tempo caratteristiche solo del mese di agosto, rischia infatti di provocare una anomala invasione di insetti, “quali zecche, cavallette e zanzare tigri”.
“In questo contesto – ha aggiunto l’esperto – insieme all’inesorabile deforestazione del pianeta, all’estinzione di numerose specie viventi e a una sempre minore biodiversità, vanno emergendo nuove epidemie, malattie e zoonosi trasmesse da vettori che colonizzano aree in cui non erano precedentemente presenti”.
L’urgenza di una riforestazione
La Sima ritiene necessario intraprendere urgentemente qualsiasi azione che vada nella direzione di ridurre le emissioni climalteranti.
“Chiederemo al prossimo Governo di rimettere al centro del nuovo programma il rispetto degli Accordi di Parigi sottoscritti dall’Italia e nell’ambito della Zero Pollution e Forest Strategy europee, a cominciare dal lancio di una grande e capillare campagna di riforestazione”, ha spiegato Miani.
L’obiettivo di medio termine, a livello mondiale, sarebbe quello di piantare circa 350 miliardi di nuovi alberi, in modo tale da riuscire a ridurre del 10% la CO2 in tutto il globo.