Il cadavere di una donna trovato sulla spiaggia di Is Arenas a Oristano: forse è una turista brasiliana
Il mare ha restituito il corpo di una donna sulla spiaggia di Is Arenas in provincia di Oristano. Potrebbe trattarsi di una turista brasiliana
Il cadavere di una donna è stato trovato sulla spiaggia di Is Arenas vicino Oristano. Il rinvenimento, tra un campeggio e il mare, è avvenuto all’alba di domenica 24 settembre. Secondo i primi accertamenti potrebbe trattarsi di una turista brasiliana.
- Corpo di donna trovato sulla spiaggia vicino Oristano
- Tre morti annegati nell'estate 2023
- Carlo Lugliè annegato a luglio
Corpo di donna trovato sulla spiaggia vicino Oristano
Per chiarire le cause del decesso sarà necessario attendere i risultati dell’autopsia.
Il cadavere presenta alcuni segni, ma da una prima analisi è impossibile determinarne l’origine.Is Arenas (o Sas Renas) è una spiaggia della provincia di Oristano. È lunga 6 km. “Arenas” significa “sabbie”.
Forse il corpo della donna ha urtato alcuni scogli e, dunque, il decesso è avvenuto in una zona lontana dal momento che Is Arenas è una località sabbiosa.
La donna potrebbe anche essersi ferita su un’imbarcazione prima di cadere in acqua.
La zona è stata raggiunta dai carabinieri. Le indagini sono in corso e non si esclude alcuna pista.
Tre morti annegati nell’estate 2023
A luglio morirono tre persone nell’Oristanese. Una delle vittime è stata una bambina di 10 anni di famiglia marocchina, ma nata e vissuta tra Oristano e Macomer, annegata lo scorso 20 luglio.
La piccola è morta nel mare di Porto Alabe, a Tresnuraghes. Ricoverata in ospedale con una sindrome da annegamento la sorella di 15 anni.
La seconda vittima, a poca distanza di tempo dalla prima, è stata una turista 41enne deceduta a Is Arenas.
La donna non è riuscita a tornare a riva a causa della corrente e delle onde ed è stata trascinata al largo dove è annegata.
Carlo Lugliè annegato a luglio
Alcune settimane prima, sempre a Is Arenas e sempre a luglio, è deceduto un uomo, l’archeologo Carlo Lugliè.
Lugliè si era tuffato nel mare grosso per salvare il figlio 11enne della compagna.
Il ragazzino, a causa delle onde e della corrente, non riusciva a tornare a riva.
Il 59enne Lugliè era docente di preistoria e protostoria all’Università di Cagliari.