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Il bambino morto a Roma è precipitato nella via in cui si era consumato l'omicidio di Luca Varani

In via Igino Giordani, a Roma, è morto un bambino di 12 anni dopo essere caduto dal 10° piano. Al civico 2 si era consumato l'omicidio di Luca Varani

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Un drammatico filo rosso mette insieme la tragedia del bambino di 12 anni morto dopo essere precipitato dal decimo piano a Roma e l’omicidio di Luca Varani. Le foto pubblicate dai quotidiani sono scattate dal basso e mostrano il palazzo in cui il ragazzino viveva insieme alla sua famiglia. I più attenti notano il dettaglio: via Igino Giordani. È la stessa via in cui Luca Varani ha perso la vita nel 2016. Valerio abitava al civico 70, Luca è stato ucciso al civico 2. Anche in quell’occasione, ricordiamo, le foto dei cronisti erano state scattate dal basso: il palazzo in cui Manuel FoffoMarco Prato veniva mostrato in tutta la sua sinistra altezza, quasi con le fattezze di un maniero maledetto.

L’omicidio di Luca Varani

Un cocktail allungato con l’Alcover, un farmaco in uso tra coloro che intendono vincere la dipendenza dalle sostanze alcoliche. Se mescolato all’alcol – per citare un adagio di Giovanni Lindo Ferretti – nascono dei problemi. Così ha avuto inizio la lenta processione verso la morte di Luca Varani, 23 anni, accorso in via Igino Giordani dal suo quartiere La Storta su invito di Manuel Foffo e Marco Prato.

L’Alcover diluito con l’alcol fa lo stesso effetto del Ghb, la droga dello stupro. È il 4 marzo 2016: Luca Varani sta uscendo di casa per raggiungere la carrozzeria in cui lavora, quando riceve un messaggio da Marco Prato che lo invita in via Igino Giordani per partecipare a un festino con la possibilità di guadagnare cento euro.

bambino morto roma omicidio luca varaniFonte foto: ANSA
Via Igino Giordani 2, l’indirizzo in cui si è consumato l’omicidio di Luca Varani. Al civico 70 è morto il bambino di 12 anni precipitato dal decimo piano

Luca raggiunge il quartiere Collatino ed entra nell’appartamento di Manuel Foffo. Foffo è uno studente di giurisprudenza di 29 anni. Marco Prato è un noto PR di 30 anni. I due lo invitano ad entrare e gli offrono la bevanda di cui sopra: alcol e Alcover. Il 23enne inizia a sentirsi male e corre in bagno a vomitare, ma il suo destino è già scritto: deve morire.

I due lo torturano per due ore fino a colpirlo almeno 75 volte, massacrandolo tra coltellatemartellate. Il motivo? Conoscere l’effetto che fa. Sfogata la furia omicida, il corpo di Luca Varani viene coperto con un piumone e lasciato sul letto con un coltello ancora conficcato nel petto. La verità verrà fuori il 5 marzo, quando Manuel Foffo e Marco Prato lasciano l’appartamento con la promessa di sparire dalle reciproche vite. Foffo, quel giorno, deve partecipare al funerale dello zio. In macchina con il padre Valter racconta tutto: “È successo un casino a casa“.

Prato e Foffo, tre giorni di alcol e cocaina

Per tre giorni Prato e Foffo non hanno dormito né mangiato. Sul tavolo della cucina di Foffo i carabinieri trovano i resti di un festino: bottiglie d’alcol, sigarette, bicchieri e tracce di cocaina.

Prato è arrivato a casa di Foffo il 2 marzo e da quel momento i due non hanno più lasciato l’appartamento. L’intenzione era palese dall’inizio: fare una “chiusa”, una festa privata lontana dal caos della città, dai locali e soprattutto dalle forze dell’ordine. Nella loro tana hanno attirato più persone, dall’amico al quale hanno rubato la carta di credito per poter acquistare altra cocaina al conoscente chiamato con l’intento di fare sesso.

Per qualche ora, nella notte tra il 3 e il 4 marzo, hanno girato in macchina tra la Stazione Termini e Villa Borghese per cercare le “marchette”, i ragazzi di strada che vendono il proprio corpo per alzare qualche decina di euro. Al loro ritorno in via Igino Giordani 2 hanno chiamato Luca Varani.

Il suicidio di Marco Prato

Dopo aver lasciato Manuel Foffo nell’appartamento di via Giordani 2 Marco Prato prenota una stanza in un hotel nei pressi di piazza Bologna. Scrive dei biglietti d’addio, mette a ripetizione la versione di Ciao Amore Ciao cantata da Dalida, indossa la sua parrucca viola e tenta di suicidarsi imbottendosi di psicofarmaci.

Verrà salvato dai carabinieri, portato all’ospedale e poi in carcere. Alla casa circondariale di Velletri, nel 2017, si toglie la vita inalando il gas della bomboletta di un piccolo fornello. Manuel Foffo, nel frattempo, viene condannato a 30 anni.

Il bambino morto a Roma

Ancora il Collatino, ancora via Igino Giordani e ancora palazzi. Il 5 dicembre 2024 Valerio S., 12 anni, precipita dalla finestra della sua cameretta al decimo piano del civico 70. Dopo un volo di almeno venti metri il bimbo rovina sul giardino condominiale.

La prima a prestargli il soccorso è Anna, una badante romena che assiste alla tragedia. In casa con Valerio c’erano il padre, la babysitter e la sorellina. Il 12enne muore poche ore dopo in ospedale, al Bambin Gesù, dove è stato trasportato d’urgenza. La Procura indaga per istigazione al suicidio, ma si valuta anche l’ipotesi dell’incidente.

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omicidio-luca-varani-bambino-morto-roma Fonte foto: IPA / ANSA
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