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Ignazio La Russa sul post di Michele Riondino con la foto sottosopra di Mussolini: "Mi ha chiamato Mattarella"

Dal palco di Fdi, Ignazio La Russa ha rivelato di aver ricevuto la solidarietà di Mattarella sulla sua foto con Mussolini postata da Michele Riondino

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Solidarietà da parte di Sergio Mattarella a Ignazio La Russa per il post di Michele Riondino. Alla conferenza di Fratelli d’Italia a Pescara, il presidente del Senato ha rivelato di avere ricevuto la telefonata del Capo dello Stato sul caso della pubblicazione sui social di un’immagine sottosopra di La Russa con una foto di Benito Mussolini sullo sfondo. Il post di Riondino, noto per la serie Tv Il giovane Montalbano, ha scatenato la bufera politica.

Il post di Michele Riondino

L’attore aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook, nel giorno della festa della Liberazione, una vecchia foto in cui si vede Ignazio La Russa in posa con altri esponenti della destra davanti a una foto di Benito Mussolini. Riondino l’aveva girata al contrario, facendo un chiaro riferimento al cadavere del dittatore appeso a testa in giù a piazzale Loreto a Milano, scrivendo “non ci sono più i fascisti di una volta”.

“La cosa veramente divertente – si legge nel post dell’attore – è che c’è stato un tempo in cui i fascisti erano più autentici, più spavaldi, erano leoni, anche se solo per un giorno. Rivendicavano la loro identità senza paura di essere accusati di essere traditori e assassini della patria”.

La solidarietà di Mattarella a Ignazio La Russa

A due giorni di distanza Ignazio La Russa è tornato sul caso durante l’intervista a Bianca Berlinguer (con la standing ovation al padre Enrico), rivelando di aver ricevuto anche la solidarietà del Capo dello Stato.

“Mi permetto di rendere omaggio al presidente Mattarella, che considero una persona diritta, giusta, con idee non sempre coincidenti con le mie ma che stimo e rispetto”, ha detto il presidente del Senato: “Io gli ho detto ‘non sono preoccupato. Presidente, fossero questi i problemi…'”, ha raccontato.

La Russa ha poi ripreso le polemiche sull’antifascismo che hanno caratterizzato il 25 aprile: “I valori in positivo della Resistenza e dell’antifascismo sono nella prima parte della Costituzione – ha affermato – Anche se la parola antifascista non c’è. Se si intende un no deciso alla dittatura e un no deciso al nostalgismo, certamente mi potete definire antifascista. Poi c’è l’antifascismo militante degli anni ’70 che è un’altra cosa”.

La Russa su Scurati e Vannacci

Il preside del Senato ha parlato anche del caso Scurati e il monologo non andato in onda: “Io lo avrei mandato in onda ma senza dargli una lira, altro che 1800 euro. Altrimenti lo avrei mandato ma con sottotitolo: ‘questo contributo c’è, ma con fattura'”.

“Non voglio parlare di Scurati, già ha fa un sacco di soldi scrivendo di Mussolini – ha aggiunto – È un uomo illuminato, ora mi aspetto una sua trilogia su Stalin…” ha aggiunto La Russa. “Ora volete la par condicio anche sulle trilogie..” ha ironizzato Bianca Berlinguer.

Nella stessa intervista, il dirigente di Fdi ha commentato un altra recente bufera scatenata dalla proposta del Generale Vannacci di creare delle classi separate per persone con disabilità: “Non ha un bambino portatore di handicap – ha affermato La Russa – altrimenti avrebbe capito di aver detto una sciocchezza, gli auguro di non avere mai figli o parenti portatori di handicap. Cosa mi piace del suo libro? Non l’ho letto”.

Vannacci “non dobbiamo né osannarlo né demonizzarlo, l’ho criticato solo per la mancanza di senso gerarchico verso il suo ministro”, ha sottolineato.

ignazio-la-russa-michele-riondino-mattarella-post-mussolini Fonte foto: ANSA
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