Iginio Massari criticato per il prezzo delle sue chiacchiere al chilo, quanto costano e le polemiche
Chiacchiere a 100 euro al chilo da Iginio Massari: scoppiano le polemiche. Altri pasticceri commentano il prezzo record del “Maestro dei Maestri”
Iginio Massari è finito al centro di una polemica per il prezzo delle sue chiacchiere di Carnevale, vendute a 100 euro al chilo. Alcuni criticano il prezzo elevato, mentre altri difendono la scelta di Massari, vedendola come una strategia di posizionamento del brand. Altri esperti di settore si sono espressi sul tema.
Polemiche su Iginio Massari
Le chiacchiere di Carnevale di Iginio Massari hanno fatto discutere non solo per la qualità, ma soprattutto per il prezzo. Nella sua pasticceria di Milano, infatti, il costo ha raggiunto i 100 euro al chilo, superando di gran lunga la media di altre pasticcerie artigianali.
Lo scorso anno, il prezzo era già stato considerato elevato a 80 euro al chilo, ma quest’anno l’aumento del 25% ha scatenato un acceso dibattito sui social e tra gli esperti di settore. Massari non è nuovo a queste polemiche, essendo noto per i suoi prezzi di lusso su molti dei suoi prodotti.
Fonte foto: ANSA
La cifra record ha sorpreso molti, soprattutto considerando che in altre pasticcerie di Milano il prezzo varia tra i 20 e i 60 euro al chilo, mentre nei supermercati si trovano anche a 6-7 euro al chilo.
Il costo delle chiacchiere
Secondo un’analisi di CiboToday, il prezzo delle chiacchiere di Massari non è giustificato solo dalla qualità delle materie prime o dalla lavorazione artigianale, ma è legato anche al posizionamento di mercato del brand.
Massari ha costruito un’immagine di lusso ed esclusività e i suoi prodotti riflettono questa strategia. Inoltre, negli ultimi anni i costi delle materie prime, come olio di semi, burro e zucchero, sono aumentati significativamente, contribuendo in parte all’incremento del prezzo finale.
Alcuni esperti sostengono che il prezzo sia sproporzionato rispetto al costo effettivo degli ingredienti. Le chiacchiere sono un dolce semplice, senza ingredienti particolarmente rari o costosi. La vera differenza sta nel marchio Massari, sinonimo di qualità e lusso.
La risposta di altri esperti
La polemica ha coinvolto anche altri pasticceri ed esperti di settore. Guido Mori, noto chef e docente, ha criticato il prezzo definendolo eccessivo per un dolce popolare come le chiacchiere. Secondo Mori, quando un prezzo si discosta troppo dal costo delle materie prime, il prodotto perde il suo valore di cibo e diventa un bene di lusso.
Dall’altro lato, Andrea Tortora ha difeso Massari, sottolineando che il prezzo è una questione di mercato e che, se c’è chi è disposto a pagare 100 euro al chilo, allora Massari ha fatto bene a posizionarsi in quella fascia di prezzo.
Sal De Riso, altro nome celebre della pasticceria italiana, ha invece spiegato di aver mantenuto i suoi prezzi tra i 35 e i 40 euro al chilo, pur utilizzando materie prime di altissima qualità e packaging elegante. Per De Riso, il prezzo delle chiacchiere deve rimanere accessibile, perché è un dolce conviviale e popolare, legato alle tradizioni di Carnevale.
