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Identificato il cadavere con segni di violenza trovato a Manduria: la vittima era scomparsa da Lecce giorni fa

Si tratta di Natale Naser Bathijari, un 22enne di Lecce, forse scappato da una comunità di recupero. Il cadavere presentava segni di violenza. 

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Il corpo del ragazzo trovato morto a Manduria nella mattina di giovedì 23 febbraio è stato finalmente identificato. Si tratta di Natale Naser Bathijari, un giovane di quasi 22 anni nato a Campi Salentina, comune in provincia di Lecce, da genitori di nazionalità montenegrina. Il cadavere, rinvenuto sotto un cavalcavia, presentava segni di violenza. Tra le ipotesi, quella che il ragazzo sia fuggito giorni fa da una comunità di recupero.

Il ritrovamento del corpo

A scoprire il corpo del ragazzo era stato un uomo passato di lì per caso, mentre andava in giro in bicicletta. Dal viadotto su cui è passato, si è accorto del cadavere riverso in una scarpata. La strada di campagna dove è stato ritrovata la vittima è una strada comunale che conduce ad Oria, Brindisi.

Il corpo si trovava vicino a un muro di contenimento alto circa quattro o cinque metri, vicino a grosse pietre, rifiuti e vegetazione.

Fonte foto: Tuttocittà.it
Comune in provincia di Taranto dove è avvenuto l’omicidio

Il giovane indossava una tuta nera e non aveva su di sé documenti e cellulare, motivo per cui la sua identificazione ha richiesto alcune ore.

La vittima presentava segni di violenza e ferite sparse, compatibili con arma da taglio, al collo, alle mani e alle braccia, che non lasciano dubbi al fatto che si sia trattato dell’azione di qualcuno. La procura di Taranto ha, quindi, aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio.

La denuncia della scomparsa

Nei giorni scorsi, a Lecce, era stata denunciata la scomparsa del ragazzo. Gli inquirenti, confrontando le caratteristiche fisiche della vittima con quelle descritte, ne avevano accertato la corrispondenza.

Il corpo è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa dell’autopsia disposta dalla Procura e si attende la nomina del medico legale.

La ricostruzione dell’omicidio

Gli inquirenti stanno adesso cercando di ricostruire gli ultimi movimenti del giovane prima della sua morte. L’uomo, secondo quanto riporta Manduria Oggi, era forse ospite di una comunità di recupero, che ne aveva perso però le tracce da giorni e ne aveva, quindi, denunciato la scomparsa.

Rimane da capire dove il ragazzo abbia trascorso la notte precedente alla morte e se si sia trattato di un regolamento dei conti.

Nessun indizio ancora su chi potrebbe averlo portato su quel viadotto, picchiato, ucciso e poi gettato nella scarpata. 

questura Fonte foto: iSTOCK
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