I russi annullano la parata del 9 maggio nel Donbass: cosa può significare per il futuro della guerra
Il 9 maggio la Russia celebra la vittoria sul nazismo con una grande parata militare. Ma non nella regione separatista ucraina del Donbass
Il 9 maggio è un data importante per la Russia, è il giorno nel quale si celebra la vittoria sui nazisti nella Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di una data simbolica di alto valore per il Cremlino, indicata da settimane come possibile termine della guerra in Ucraina. Putin punterebbe a celebrare la vittoria nel conflitto con Kiev proprio il 9 maggio. Nelle ultime ore però è emerso un fatto che potrebbe incrinare questo scenario.
I russi annullano la parata del 9 maggio nel Donbass
Le autorità russe hanno infatti annullato la parata militare del 9 maggio nelle autoproclamate repubbliche indipendenti di Donetsk e Lugansk, nell’Ucraina orientale. Lo ha annunciato il primo vice capo dell’amministrazione presidenziale russa Sergei Kiriyenko, citato dall’agenzia di stampa ucraina Unian.
La parata “a Donetsk e Lugansk è ancora impossibile da tenere. Ma quel tempo arriverà presto e le parate della vittoria passeranno per le strade del Donbass”, ha detto Kiriyenko.
Si tratta molto probabilmente di una decisione presa per motivi di sicurezza: la regione separatista filorussa del Donbass è l’area dove si sono concentrati i combattimenti nelle ultime settimane, dopo il ritiro delle forze russe da Kiev e il ridispiegamento nel sud-est dell’Ucraina.
Il 9 maggio: che valore ha per la Russia di Putin
Come detto, il 9 maggio è il giorno in cui i russi celebrano la vittoria della Seconda Guerra Mondiale sul nazismo. Una data importante per l’orgoglio della Russia, che è stato sempre celebrato con una marcia e una imponente parata militare. Un evento che non si è tenuto negli ultimi due anni a causa della pandemia.
Putin punta quindi ad un ritorno delle celebrazioni in grande stile, per affermare la superiorità militare russa e per celebrare la presunta vittoria sull’Ucraina.
Da settimane infatti i russi parlano del 9 maggio come data della fine della guerra con l’Ucraina, anche se con il passare dei giorni l’andamento del conflitto sembra allontanare questa ipotesi.
Parata annullata nel Donbass: cosa può significare
Il presidente russo Putin avrebbe tutto l’interesse a poter celebrare l’anniversario del 9 maggio con una parata nelle terre ucraine occupate: sarebbe un simbolo della vittoria e della supremazia militare russa. E permetterebbe di assimilare la vittoria su Kiev a quella sulla Germania nazista.
Da mesi infatti la propaganda del Cremlino dipinge il governo ucraino come un regime nazista e ha giustificato l’invasione con l’intento di “denazificare” l’Ucraina e proteggere i russi del Donbass.
Nei piani russi ci sarebbe anche una parata da tenere a Mariupol, la città portuale ucraina ormai quasi completamente in mano ai russi e al centro da settimane dei combattimenti più accesi. La caduta della città rappresenterebbe il primo vero successo della Russia in oltre due mesi di guerra.
Lo stop alle parate già annunciate a Donetsk e Lugansk sembrano però far sfumare i propositi russi di una celebrazione in terra ucraina. Segno che le cose non stanno andando esattamente come pianificato dai russi e che la guerra andrà avanti a lungo, o almeno non finirà il 9 maggio.