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I rimedi efficaci contro la calvizie esistono davvero: le cose da sapere

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il fenomeno della calvizie è uno dei più preoccupanti a livello estetico e psicologico anche perché riguarda milioni di persone: il 39% degli uomini in Italia, infatti, ha un problema di caduta di capelli.

La domanda più comune è se esistano soluzioni efficaci contro la calvizie e com’è possibile tornare ad avere una chioma sana e robusta; per rispondere, è opportuno fare affidamento agli specialisti in calvizie dell’Istituto Helvetico Sanders, che si occupano di trattamenti anti-caduta e trapianto di capelli da oltre 30 anni.

Fonte foto: Sanders

Quanto è diffusa la calvizie nel mondo?

Le cause della calvizie sono diverse, infatti viene definito come un fenomeno multifattoriale; la predisposizione genetica e l’ereditarietà giocano un ruolo rilevante ma cause come eccessivo stress, fumo, anemia, malattie, effetti collaterali dovuti a farmaci possono essere fattori concomitanti.

C’è anche un altro aspetto da considerare: la calvizie non è diffusa allo stesso modo in tutto il mondo, poiché nelle popolazioni asiatiche è meno attivo l’enzima che converte il testosterone in DHT, per questo in un Paese come la Cina gli uomini che soffrono di calvizie sono circa il 20%.

Le differenze fra gli altri Paesi sono di pochi punti percentuali, con la Repubblica Ceca a guidare la classifica (42,79% di uomini colpiti da calvizie), seguita da Spagna (42,60%) e Germania (41,24%).

Oltre alla diffusione del fenomeno, conta la percezione, in quanto dai più recenti sondaggi risulta che la calvizie è considerata l’inestetismo peggiore dal 65% degli italiani,per questo sono sempre più numerose le persone che scelgono di intervenire con un trattamento o un trapianto.

I rimedi, tuttavia, non sono uguali per tutti ed è bene diffidare da chi promette risultati miracolosi o soluzioni immediate, proprio perché le cause della caduta dei capelli sono molteplici e non è possibile stabilire qual è il rimedio adatto senza un’analisi del caso specifico.

Fonte foto: Sanders

Trapianto di capelli, quando è il caso di farlo?

Come spiegano gli specialisti dell’Istituto Helvetico Sanders, è opportuno fare un trapianto di capelli dopo aver verificato il tipo di calvizie da cui si è affetti (la più comune è l’alopecia androgenetica) e lo stato di avanzamento raggiunto, come descritto dalla Scala Hamilton-Norwood, il sistema di classificazione della calvizie più autorevole e noto al mondo.

Il Dottor O’Tar Norwood, ha perfezionato, nel 1975, la tabella creata dal Dottor James B. Hamilton, il quale aveva previsto, nel 1951, 7 stadi e tipologie di avanzamento della calvizie. La classificazione aggiornata prevede 12 possibili livelli diversi, dal leggero arretramento dell’attaccatura allo stadio di massimo avanzamento, quando resta solo una sottile striscia di capelli a livello laterale.

Il protocollo concepito dall’Istituto Helvetico Sanders, chiamato Smart FUE, si differenzia dalle altre tipologie di trapianti di capelli per il sistema innovativo, basato sul calcolo preventivo delle grafts, ovvero le unità follicolari, per avere un risultato il più naturale possibile.

Inoltre, il trapianto di capelli Smart FUE (“Scalp Motorized Assisted Rational Transplantation”) prevede un monitoraggio continuativo per verificare la corretta ricrescita dei capelli in linea con i ritmi biologici, fino al raggiungimento del risultato desiderato.

Questa assistenza continuativa è cruciale per massimizzare l’efficacia del trapianto, poiché i controlli periodici svolti dagli esperti dell’Istituto garantiscono la massima sicurezza e tranquillità a chi ha scelto di sottoporsi a un trapianto di capelli.

Per quanto riguarda l’attecchimento dei follicoli, un aspetto fondamentale dei trapianti, il sistema di impianto DHI (Direct Hair Implantation) favorisce una maggiore percentuale di riuscita perché consiste nel reimpianto delle unità follicolari direttamente sul cuoio capelluto tramite l’implanter, uno strumento innovativo di estrema precisione dotato di un ago sottilissimo; questo sistema differisce da altri basati sull’impianto in piccoli alveoli creati in precedenza e dà risultati migliori, in quanto i capelli ricrescono in modo graduale e potranno essere pettinati, lavati e tagliati proprio come prima.

Fonte foto: Sanders

Per quali motivi si fa un trapianto di capelli?

Secondo una ricerca effettuata dall’ISHRS (International Society of Hair Restoration Surgery), le ragioni per cui le persone decidono di ricorrere a un trapianto di capelli sono: la volontà di migliorare la propria vita sentimentale (37%) e l’esigenza di una maggiore sicurezza nella vita professionale (34,7%), in altre parole, avere più autostima e sentirsi a proprio agio con una capigliatura più forte.

Contrastare la calvizie non è una missione impossibile, ma richiede una grande attenzione nella ricerca di specialisti affidabili che abbiano esperienza decennale nel trattare questo problema; affidarsi a chi non può dimostrare competenza ed efficacia è controproducente, in quanto si rischia di peggiorare la situazione del cuoio capelluto e di non ottenere il risultato desiderato, ovvero tornare ad avere una chioma sana, fluente e robusta.

Fonte foto: Sanders

“Aut.R.Umbria 13388-18/D.S Dr. Massimiliano Bucari”

Fonti dei dati presentati nell’articolo:

https://www.express.co.uk/life-style/life/762227/hair-loss-bald-men-country

https://ishrs.org/wp-content/uploads/2020/05/Report-2020-ISHRS-Practice-Census-05-22-20.pdf

https://www.sanders.it/studio-italiani-capelli/

 

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