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Le rivelazioni di Sarkozy su Berlusconi: "Patetico e delirante. Io e Merkel gli chiedemmo di dimettersi"

Nella sua autobiografia l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy parla di Silvio Berlusconi in toni niente affatto lusinghieri. Il ricordo della crisi del novembre 2011

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Non è tenero l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy nel ricordare il suo omologo italiano, Silvio Berlusconi, ai tempi di una delle crisi economiche più nere per l’Eurozona. Nella sua autobiografia Sarkozy ha ripercorso i tragici eventi del novembre 2011.

L’autobiografia di Nicolas Sarkozy

È uscita il 22 agosto in Francia l’autobiografia dell’ex presidente Nicolas Sarkozy dal titolo Le temps des combats (Il tempo delle battaglie).

Sarkozy ha guidato la Francia dal 2007 al 2012. Sono molti gli episodi ripercorsi nelle memorie dell’ex inquilino dell’Eliseo.

Sarkozy al firmacopie del suo libro 

Uno di essi riguarda l’Italia e, un particolare, il suo leader dell’epoca: Silvio Berlusconi.

Sarkozy, Merkel, Berlusconi: confronto al G20

Berlusconi stava diventando la caricatura di se stesso. L’imprenditore brillante, l’uomo politico dall’energia indomabile, non era più che un lontano ricordo. Il triste episodio del “Bunga-Bunga” aveva annunciato una fine poco gloriosa” scrive Sarkozy nel suo libro.

Era il 3 novembre 2011 e i big del mondo si erano dati appuntamento al G20 di Cannes.

Quel giorno fatidico si tenne un confronto a tre fra i leader delle economie più solide a livello europeo: Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel chiesero a Silvio Berlusconi di dimettersi da presidente del Consiglio.

L’oggetto del G20 era il crollo dell’economia della Grecia il cui presidente era Giorgos Andreas Papandreou ma, scrive Sarkozy, “a questo punto si trattava di salvare la terza economia dell’eurozona: l’Italia“.

All’epoca in Italia i tassi di interesse sul debito pubblico avevano raggiunto il 6,4%.

“Angela Merkel e io decidemmo di convocare Berlusconi per convincerlo a prendere ulteriori misure per provare a calmare la tempesta in atto”, scrive Sarkozy.

Berlusconi cercò di svicolare: “Cominciò a spiegare che non avevamo capito che non c’erano rischi sui mercati internazionali, perché il debito pubblico italiano era nelle mani degli italiani”, continua Sarkozy.

Voleva creare altro debito da mettere sulle spalle dei suoi compatrioti. Tutto ciò era abbastanza delirante“.

Berlusconi allora cercò di alleggerire l’atmosfera “con qualche battuta delle sue, completamente fuori luogo“.

“Ci fu tra di noi un momento di grande tensione – prosegue l’autobiografia – quando ho dovuto spiegargli che il problema dell’Italia era lui!

La Merkel e Sarkozy ritenevano “sinceramente che la situazione sarebbe stata meno drammatica senza di lui e il suo atteggiamento patetico… L’ora era grave”.

Le dimissioni di Silvio Berlusconi

Il 12 novembre Berlusconi rassegnò le dimissioni.

“Abbiamo dovuto sacrificare Papandreu e Berlusconi per tentare di contenere lo tsunami… I mercati hanno capito che noi auspicavamo le dimissioni di Berlusconi. È stato crudele, ma necessario“.

Nicolas Sarkozy parla di Silvio Berlusconi Fonte foto: ANSA
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