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I poliziotti degli scontri a Pisa si auto-identificano e contribuiscono alla loro individuazione, la nota

Si presentano ai loro capi e si identificano i poliziotti coinvolti negli scontri con i manifestanti a Pisa: "Sono stato io", cosa succederà

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I poliziotti coinvolti negli scontri Pisa si sono auto-identificati. Lo riporta una nota inviata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno a seguito dei fatti di cui il capoluogo toscano è stato teatro venerdì 23 febbraio e che ha portato all’apertura di un fascicolo da parte della Procura della Repubblica.

Scontri a Pisa, poliziotti presenti si auto-identificano

Nella nota inviata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza si legge che “i poliziotti impiegati in divisa e con il casco protettivo durante la manifestazione del 23 febbraio a Pisa hanno contribuito fattivamente alla loro specifica individuazione“.

La nota continua comunicando che “le risultanze sono state trasmesse all’Autorità Giudiziaria”.

poliziotti scontri pisaFonte foto: ANSA
I poliziotti coinvolti negli scontri con gli studenti a Pisa il 23 febbraio hanno contribuito spontaneamente alla loro individuazione

Come riporta ‘Repubblica’, gli stessi poliziotti si sono presentati ai loro superiori per identificarsi, compresi gli agenti immortalati con i manganelli alzati.

Il passo avanti degli agenti potrebbe accelerare i tempi richiesti dagli accertamenti e il lavoro della Procura, che senza il contributo dei poliziotti avrebbe dovuto indagare sui nomi degli uomini in servizio e identificare ogni singolo ruolo.

Le indagini

Ora l’informativa che riporta l’elenco dei nomi degli agenti entrerà a far parte del fascicolo aperto dalla Procura di Pisa, che inizialmente aveva indirizzato le indagini contro ignoti.

Tra gli elementi posti in analisi ci sarebbero almeno venti minuti di girato da più dispositivi e angolazioni diverse, che immortalerebbero il momento precedente alla carica e quello clou, per il quale – scrive ‘La Nazione’ – si valuterebbero le ipotesi di reato per lesioni personaliviolenza privata.

I poliziotti presenti durante gli scontri appartenevano all’Ottavo Reparto Mobile di Firenze.

Nuove manifestazioni previste per sabato 2 marzo

Nel frattempo la Questura di Pisa ha ricevuto venerdì 1° marzo l’informativa di una nuova manifestazione in cui è indicato il percorso del corteo al quale parteciperanno diversi collettivi studenteschi e altri gruppi di natura antagonista.

Secondo ‘Ansa’, la manifestazione nasce per chiedere le “dimissioni del questore dopo i fatti di venerdì scorso”. La dimostrazione partirà alle 14 da piazza Vittorio Emanuele, passerà lungo le vie dello shopping e si concluderà in piazza dei Cavalieri, lo stesso obbiettivo dei dimostranti del 23 febbraio che non sono riusciti ad arrivare a destinazione.

Nel frattempo il Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle Forze di polizia (Coisp) denuncia episodi di bullismo nei confronti dei figli degli agenti coinvolti negli scontri in almeno 12 casi. I figli dei poliziotti verrebbero apostrofati come “figlio dello sbirro” e “figlio dei manganellatori”.

Ascoltato da ‘Il Giornale’ Domenico Pianese, segretario del Coisp, ha dichiarato:

I colleghi ci segnalano una dozzina di casi in superiori di Firenze, Pisa e altre città, due anche in medie inferiori e non escludiamo altri casi. La maggioranza di loro non se la sente di tornare in classe.

poliziotti-pisa-scontri Fonte foto: ANSA
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