I medici non potranno sconsigliare l’uso dei vaccini, la svolta nel codice deontologico
Entro il 2024 verrà stilato il nuovo Codice, nel quale verrà aggiunto un articolo specifico per vietare ai medici di sconsigliare l’uso dei vaccini
Sono iniziate le “riflessioni” che porteranno alla nuova versione del Codice di deontologia medica, presumibilmente entro il 2024.
Nel Codice, che non viene aggiornato dal 2014, verrà introdotta una norma specifica che indicherà ai medici come comportarsi con i vaccini. Che non potranno più essere sconsigliati.
- La nuova norma nel Codice deontologico
- Le indicazioni per i medici su vaccini e campagne vaccinali
- Conseguenze per i medici contrari alle campagne vaccinali
La nuova norma nel Codice deontologico
Nella Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) sono da poco iniziati i lavori per la revisione delle regole deontologiche della professione.
Filippo Anelli, Presidente della FNOMCEO
Un Codice che va sicuramente aggiornato, soprattutto alla luce di questi anni di pandemia. Temi caldi infatti saranno proprio i vaccini e il comportamento dei medici no-vax.
Ma, prima che possano scatenarsi polemiche nate dalle incomprensioni, il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, che ha aperto ieri a Roma una due giorni di confronto sul tema con il convegno “Una nuova deontologia per il nuovo ruolo del medico”, ha voluto chiarire che “sarà chiara l’indicazione ad impegnarsi nelle campagne vaccinali, ma non ci sarà nessuna previsione di obbligo. Questo non è possibile”.
Le indicazioni per i medici su vaccini e campagne vaccinali
Richiamando l’articolo 32 della Costituzione, per il quale nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario senza una disposizione di legge, Anelli chiarisce che ovviamente questo è valido per il medico come per qualsiasi altro cittadino.
Ma specifica che “ciò che il codice indicherà è l’obbligo del professionista a impegnarsi nelle campagne vaccinali. Diventa insomma un obbligo deontologico mettersi a disposizione delle autorità per vaccinare e informare».
“I vaccini rappresentano un fondamentale strumento di prevenzione ed i medici non potranno disconoscerne il valore scientifico. Conseguentemente, il medico non può sconsigliarne l’utilizzo” ha concluso il presidente Anelli.
Conseguenze per i medici contrari alle campagne vaccinali
Sull’eventualità della presenza di medici che potrebbero comunque rifiutarsi di sostenere le campagne vaccinali, Anelli ha precisato che “le violazioni produrranno una procedura disciplinare sul singolo caso. Si valuterà di volta in volta, ovviamente non abbiamo un intento persecutorio”.
Un tema caldo, soprattutto dopo il reintegro dei medici no-vax sospesi durante la pandemia. Che è sì un tasto delicato, ma forse comunque secondario rispetto alla carenza di operatori nel SSN, che secondo Anelli si può stimare in “20mila colleghi tra ospedale e territorio”.
In ogni caso, bisognerà aspettare almeno il 2024 per sapere con precisione quali saranno le nuove norme deontologiche alle quali i medici professionisti dovranno aderire.