I Giorni della Merla non sono veramente i più freddi dell'anno: cosa dice la leggenda e cosa rivelano i dati
I Giorni della Merla tra tradizione e scienza: il folklore li vuole i più freddi dell'anno ma la climatologia racconta una storia diversa
In un’epoca in cui il cambiamento climatico tende a ridefinire le stagioni, si continua a parlare dei Giorni della Merla. Il 29, 30 e 31 gennaio, infatti, sono da sempre considerati i più freddi dell’anno. Le origini del termine non sono note (c’è chi riconduce tutto a una vecchia leggenda legata all’uccello dal piumaggio tipicamente nero) ma, nonostante la tradizione resista, siamo sicuri si tratti davvero del periodo caratterizzato dalle temperature più rigide? La climatologia sembra raccontare una storia diversa dal folklore.
Giorni della Merla: i più freddi dell’anno?
Secondo la climatologia, statisticamente i giorni più freddi in Italia tendono a cadere nella prima metà di gennaio, a causa dell’accumulo del freddo nei bassi strati atmosferici. Dopo il 10 di gennaio, in genere, le temperature aumentano.
Tuttavia, sul finire del mese possono verificarsi ondate di gelo, che hanno alimentato nel tempo la percezione della tradizione.
Fonte foto: ANSA
Il parere del meteorologo
“Probabilmente la leggenda della Merla nacque in un’epoca in cui gennaio era molto più freddo di oggi“, ha raccontato in un’intervista a Focus Junior il meteorologo del Centro Geofisico Prealpino di Varese Paolo Valisa.
Se si guarda alle rilevazioni del Centro geofisico prealpino dal 1967 al 2020, per esempio, emerge come il 29, 30 e 31 gennaio siano più caldi di 0,7 gradi rispetto alla media mensile. Anni particolarmente rigidi come il 1987, il 1998 o il 2005 hanno rappresentato semplicemente un’eccezione.
“Forse – prosegue l’esperto – non disponendo di strumenti e di statistiche, la gente, sofferente già per due mesi di freddo (dicembre e gennaio), aveva la sensazione che il cuore dell’inverno fosse il periodo più freddo“.
Ad ogni modo, conclude Valisa, oggi possiamo affermare che non si è così: le statistiche scientifiche legate al meteo, infatti, smentiscono categoricamente la leggenda.
Le origini del termine
Le origini del termine “Giorni della Merla” non è certa. La leggenda più diffusa racconta di una merla bianca che, per proteggersi dal gelo di fine gennaio, si rifugiò con i suoi piccoli in un comignolo.
Dopo tre giorni di freddo intenso, l’animale ne uscì sano e salvo, ma con le piume annerite dalla fuliggine, da cui deriverebbe il colore nero dei merli.
Un’altra teoria collega il nome a questioni pratiche: si dice che nel passato, durante il freddo intenso di questi giorni, si traghettassero blocchi di pietra o “merle” per costruzioni attraverso fiumi ghiacciati.
