I dati Istat segnano calo dell’inflazione e aumento del potere d’acquisto, ma i prezzi alimentari salgono
Dati Istat: terzo trimestre in positivo per il potere d'acquisto degli italiani. Bene anche l'inflazione, che cala, ma aumentano i prezzi alimentari
I dati Istat riportano che nel terzo trimestre del 2023 il quadro di finanza pubblica è in miglioramento. Infatti la pressione fiscale è in diminuzione rispetto al terzo trimestre dell’anno precedente e il potere d’acquisto delle famiglie è in ripresa. A frenare la spesa sono i beni alimentari, che invece continuano a salire di prezzo nonostante le dinamiche positive in corso.
Il potere di acquisto delle famiglie
Aumenta il potere d’acquisto delle famiglie italiane (la loro capacità reale di fare acquisti) e la propensione al risparmio. Sono ancora lontani i dati precedenti al Covid, ma la fotografia scattata dall’Istat mostrano un terzo trimestre del 2023 caratterizzato anche da un calo della pressione fiscale.
In questo modo il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,8% rispetto al trimestre precedente e i consumi sono cresciuti dell’1,2% (ancora timide le spese per i saldi invernali 2024). Positivo l’ulteriore taglio del cuneo fiscale, scattato a luglio, e la discesa progressiva dell’inflazione.
Dati inflazione in miglioramento: aumenta il potere d’acquisto degli italiani (ISTAT – dicembre 2023)
Dati Istat: inflazione
Secondo le stime dell’Istat l’inflazione ha rallentato al 5,7%, dall’8,1% del 2022. Nello specifico, secondo i dati provvisori, nel mese di dicembre 2023 l’indice nazionale dei prezzi al consumo (al lordo dei tabacchi) è aumentato dello 0,2% su base mensile e dello 0,6% su base annua.
Nell’Eurozona invece l’inflazione ha ripreso a salire rispetto ai dati precedenti e secondo la stima di Eurostat, il mese scorso i prezzi al consumo si sono attestati al 2,9% rispetto al 2,4 di novembre. L’aumento più forte è stato quello dei prezzi di alimentari, alcolici e tabacco.
Aumentano prezzi degli alimenti
A frenare l’andamento positivo e di ripresa del potere di acquisto e dei risparmi degli italiani ci pensano i prezzi del settore alimentare (ancora necessari strumenti come l’assegno di inclusione e il bonus da 80 euro). Il carrello della spesa continua a pesare sulla spesa media delle famiglie e rallentano gli acquisti nel settore, anche di cura della persona e casa.
Federdistribuzione ha commentato i dati Istat e ha rinnovato l’impegno a rallentare la crescita dei prezzi. “Nel 2024 proseguirà l’impegno delle aziende distributive nel difendere il potere d’acquisto delle famiglie – si legge nella nota – Auspichiamo che anche le aziende industriali dei beni di largo consumo di marca contribuiscano a questo obiettivo”.