Gubbio, esplosione in un laboratorio: due morti e tre feriti
Violenta esplosione in un laboratorio di cannabis terapeutica nel Perugino: sul posto i vigili del fuoco
È di due persone morte e tre ferite il bilancio della violenta esplosione che si è verificata nel pomeriggio di venerdì 7 maggio in un fabbricato di Gubbio, in provincia di Perugia. In serata i vigili del fuoco hanno comunicato di aver individuato il corpo senza vita della donna che risultava ancora dispersa.
L’esplosione è avvenuta all’interno di un edificio che ospita un’abitazione e un laboratorio dove viene trattata la cannabis a scopo terapeutico. Secondo quanto emerso finora, si tratterebbe di più esplosioni che hanno provocato il crollo di buona parte del fabbricato.
Cinque le persone rimaste coinvolte nell’esplosione e nel crollo dell’edificio. Nelle ore successive all’esplosione è stata recuperata la prima vittima, un giovane di 19 anni. In serata è stata individuata la seconda, una donna.
Altre tre persone sono state estratte vive dalle macerie dai soccorritori: due di loro hanno una prognosi di 30 giorni ciascuno, mentre la terza è stato trasportata in eliambulanza al centro grandi ustionati di Cesena, in gravi condizioni.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Gubbio e del Comando provinciale di Perugia. I pompieri hanno spento le fiamme e scavato tra le macerie alla ricerca dei dispersi. Nel corso dell’intervento si sono verificate altre esplosioni che fortunatamente non hanno coinvolto nessuno.
Gubbio, chi era il 19enne Samuel: una delle vittime
Secondo quanto appreso dall’Ansa, Samuel Cuffaro, 19 anni, una delle vittime dell’esplosione si sarebbe trovato solo per caso nel locale della palazzina interessata dall’esplosione.
Lavorava con un contratto a chiamata per una delle due ditte impegnate nella produzione e commercializzazione della cannabis light. Il giovane lavorava al piano sottostante, non interessato dallo scoppio: sarebbe stato chiamato di sopra per sistemare alcune scaffalature metalliche proprio al momento dell’esplosione.
Gubbio, esplosione in un laboratorio: le indagini
Ancora tutte da chiarire le cause dell’esplosione. In un primo momento i vigili del fuoco avevano ipotizzato una possibile fuga di gpl, che però è risultato non utilizzato nella struttura. L’attenzione si è quindi spostata su solventi e altre sostanze altamente infiammabili utilizzate nelle attività del laboratorio.
La palazzina intanto è stata posta sotto sequestro. La procura di Perugia ha aperto un fascicolo d’indagine su quanto accaduto.
Dai primi accertamenti è emerso che lo stabile era stato regolarmente affittato. Le verifiche degli inquirenti si stanno concentrando sulla regolarità amministrativa dell’attività, per verificare se disponesse di tutte le autorizzazioni necessarie.
Il laboratorio provvedeva ad abbassare la concentrazione del principio attivo della cannabis per renderla di uso terapeutico e quindi fornirla a un’altra ditta. Sotto l’aspetto della normativa degli stupefacenti il laboratorio è risultato perfettamente in regola.
Gubbio, esplosione in un laboratorio: le reazioni
“A nome mio e dell’intera comunità umbra esprimo la più sincera vicinanza ai lavoratori, e alle loro famiglie, coinvolti nell’esplosione avvenuta nell’Eugubino questo pomeriggio” ha detto la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei.
“Proprio a qualche giorno di distanza dal Primo maggio in cui si è celebrato il valore ed il diritto al lavoro, arriva questa terribile sciagura, che colpisce Gubbio e tutta la nostra Regione, che ci ricorda e soprattutto ancora una volta ci impegna, ognuno per le proprie competenze e al di là della retorica, a fare quanto più possibile affinché non si perda la vita mentre si sta svolgendo il proprio lavoro“.